Sinistra e Libertà: «Gemmato incapace di tutelare i beni pubblici»

SEL se la prende anche con le "geometrie variabili" del Partito Democratico

venerdì 20 marzo 2015 8.07
A cura di Vincenza Urbano
"La necessità che attualmente si pone con vigore, consiste nell'avere una rappresentanza di sinistra riconosciuta, chiara e forte in consiglio regionale". Non manca molto alle elezioni regionali e Nico Bavaro, esponente della segreteria SEL della provincia di Bari, parla della Puglia come una regione sì imperfetta, ma che è notevolmente cresciuta negli ultimi dieci anni grazie alla lungimiranza di Nichi Vendola.

Se la tendenza del PD è quella di "aggregarsi a geometrie variabili", SEL si rivela coerente negli intenti: dà priorità a tematiche di forte impatto sociale, come la rappresentanza di genere la cui trattazione sembra essere cassata dal dibattito odierno nonostante la sua importanza fondamentale; sottolinea la rilevanza dell'assistenza domiciliare i cui investimenti vanno intensificati; evidenzia l'esigenza di tutelare il paesaggio pugliese come bene comune a discapito del consumo del suolo e dell'assetto idrogeologico che sovente intaccano anche le aree terlizzesi.

L'onorevole Annalisa Pannarale, anche lei ospite nell'assemblea pubblica tenutasi in Largo la Ginestra, fa riferimento al caso Censum che da diverso tempo ormai, attanaglia il nostro paese. "Non si tratta solo di un episodio locale, al contrario è una vicenda paradigmatica della debolezza della politica. Essa dimostra l'immobilismo e l'inazione politica dovuti all'incapacità dell'amministrazione Gemmato di tutelare i beni pubblici." A fronte dell'interrogazione parlamentare avanzata nel Luglio del 2014 che non ha ricevuto ancora risposta, l'on. Pannarale ha dichiarato la volontà di fissare un incontro con il Ministro dell'Interno e con il Prefetto di Bari per far luce ulteriormente sulla questione, visto l'eclatante danno erariale subito da Terlizzi.

Lo smantellamento delle libertà costituzionali, le continue umiliazioni che subiscono i lavoratori e l'accentramento del potere promosso dal "renzismo", possono essere affrontati solamente con una "riassunzione di sovranità popolare" che potrebbe mutare in meglio le condizioni svantaggiate dei cittadini.

"È evidente la discrasia tra la morte del centro sinistra e la volontà di non vanificare ciò che è stato realizzato da Vendola. È nostro dovere non disperdere la capacità di costruzione alla chiusura delle urne".