Sottopasso viale dei Lilium, i fatti raccontati dal Pd
L'opera poteva essere già realizzata, fu l'amministrazione Gemmato a fermarla
venerdì 19 agosto 2016
8.25
Non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico di Terlizzi sul tema sottopasso di viale dei Lilium. Il Partito Democratico punta il dito contro il sindaco Ninni Gemmato che, stando alla tesi dell'opposizione, starebbe rivendicando il merito della futura realizzazione del sottopasso «per fini puramente propagandistici ed elettorali».
Ecco la ricostruzione di come sono andate le cose fatta dal Pd attraverso un comunicato stampa: «Ricordiamo tutti con amarezza la vicenda del sottopasso ferroviario di viale dei Lilium, finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Operativo FESR 2006-2013, il cui progetto predisposto dagli ingegneri della Ferrotramviaria , era pronto per essere cantierizzato ma poi venne maldestramente modificato dall'amministrazione Gemmato nel 2012, con la conseguenza che il soggetto attuatore (Ferrotramviaria Spa) giudicò infattibile il nuovo progetto redatto dal prof. Agostinacchio, consulente tecnico di fiducia nominato da Gemmato. Il PD Terlizzi, insieme ad altre forze sane della società civile, mise in piedi il "comitato per la realizzazione del sottopasso" che realizzò una raccolta firme e manifestazioni che puntualmente venivano bloccate dalla maggioranza (allora tutta compatta) con sanzioni e diffide. Ma l'amministrazione Gemmato fu in blocco irremovibile neppure di fronte all'invito del PD a pensare al bene della città, mettendo da parte vendette politiche. Bocciò il progetto e i finanziamenti di ben € 6.500.000 furono restituiti alla Regione , cioè irreversibilmente persi. Ma appena insediatasi la nuova giunta regionale di centro-sinistra Gemmato che fa? Chiede con la coda tra le gambe, che venga realizzato il progetto proposto dalle opposizioni che già rispettava il parco comunale. Oggi i terlizzesi avrebbero già quel sottopasso! Invece di tacere - conclude la nota - Gemmato ne rivendica il merito. Si sappia che solo grazie al presidente Emiliano e all'assessore PD Giannini, Terlizzi avrà finalmente il suo sottopasso, scippato da una amministrazione di centro-destra che non è stata capace di realizzare nessuna altra opera pubblica se non quelle ereditate dalla precedente amministrazione di centro-sinistra».
Ecco la ricostruzione di come sono andate le cose fatta dal Pd attraverso un comunicato stampa: «Ricordiamo tutti con amarezza la vicenda del sottopasso ferroviario di viale dei Lilium, finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Operativo FESR 2006-2013, il cui progetto predisposto dagli ingegneri della Ferrotramviaria , era pronto per essere cantierizzato ma poi venne maldestramente modificato dall'amministrazione Gemmato nel 2012, con la conseguenza che il soggetto attuatore (Ferrotramviaria Spa) giudicò infattibile il nuovo progetto redatto dal prof. Agostinacchio, consulente tecnico di fiducia nominato da Gemmato. Il PD Terlizzi, insieme ad altre forze sane della società civile, mise in piedi il "comitato per la realizzazione del sottopasso" che realizzò una raccolta firme e manifestazioni che puntualmente venivano bloccate dalla maggioranza (allora tutta compatta) con sanzioni e diffide. Ma l'amministrazione Gemmato fu in blocco irremovibile neppure di fronte all'invito del PD a pensare al bene della città, mettendo da parte vendette politiche. Bocciò il progetto e i finanziamenti di ben € 6.500.000 furono restituiti alla Regione , cioè irreversibilmente persi. Ma appena insediatasi la nuova giunta regionale di centro-sinistra Gemmato che fa? Chiede con la coda tra le gambe, che venga realizzato il progetto proposto dalle opposizioni che già rispettava il parco comunale. Oggi i terlizzesi avrebbero già quel sottopasso! Invece di tacere - conclude la nota - Gemmato ne rivendica il merito. Si sappia che solo grazie al presidente Emiliano e all'assessore PD Giannini, Terlizzi avrà finalmente il suo sottopasso, scippato da una amministrazione di centro-destra che non è stata capace di realizzare nessuna altra opera pubblica se non quelle ereditate dalla precedente amministrazione di centro-sinistra».