Sovereto, il centrodestra attacca le opposizioni: indifferenti alla tutela del borgo
"Mai ci saremmo aspettati l'ingiustificabile assenza per un atto che rappresenta l'unico mezzo di tutela del nostro borgo"
mercoledì 11 maggio 2016
7.43
"Il Consiglio Comunale scorso ha messo in evidenza tutta l'ipocrisia e la debolezza di una opposizione sempre più assente nelle decisioni importanti per il bene del paese". E' durissima la reazione della coalizione del centrodestra rispetto alla scelta delle opposizioni di uscire dall'aula al momento del voto sulla tutela di Borgo Sovereto.
"Mai -- si legge in una nota stampa - ci saremmo aspettati l'ingiustificabile assenza persino per un atto che rappresenta l'unico mezzo di tutela del nostro borgo di Sovereto. Mai avremmo pensato che consiglieri terlizzesi, già colpiti da un avviso di garanzia per tale questione, cambiassero totalmente idea e passassero dalle barricate a favore di Sovereto alla totale indifferenza e, forse, ad accettare lo stravolgimento edilizio di un sito di enorme valenza storico culturale oltre che religiosamente caro. Mai ci saremmo aspettati che questi terlizzesi che dicono di avere a cuore il 23 aprile, si rifiutassero di sottoscrivere un documento condiviso sicuramente da tutti i nostri concittadini".
Pesante anche il giudizio sulla scelta del Partito Democratico che, ha fatto notare Gemmato in aula, con l'ingresso di Michele Grassi nel partito "si è fatto condizionare pesantemente".
Plauso invece per la scelta di Marisa Chiapparino (Terlizzi si fa in 4) per l'occasione seduta alla presidenza dell'aula, "unica figura femminile del Consiglio che, comprendendo le profonde ragioni della difesa del borgo, ha dimostrato coerenza e sensibilità. I cittadini ora sapranno riconoscere chi sta lottando per salvare Sovereto e chi ha gettato la spugna!"
"Mai -- si legge in una nota stampa - ci saremmo aspettati l'ingiustificabile assenza persino per un atto che rappresenta l'unico mezzo di tutela del nostro borgo di Sovereto. Mai avremmo pensato che consiglieri terlizzesi, già colpiti da un avviso di garanzia per tale questione, cambiassero totalmente idea e passassero dalle barricate a favore di Sovereto alla totale indifferenza e, forse, ad accettare lo stravolgimento edilizio di un sito di enorme valenza storico culturale oltre che religiosamente caro. Mai ci saremmo aspettati che questi terlizzesi che dicono di avere a cuore il 23 aprile, si rifiutassero di sottoscrivere un documento condiviso sicuramente da tutti i nostri concittadini".
Pesante anche il giudizio sulla scelta del Partito Democratico che, ha fatto notare Gemmato in aula, con l'ingresso di Michele Grassi nel partito "si è fatto condizionare pesantemente".
Plauso invece per la scelta di Marisa Chiapparino (Terlizzi si fa in 4) per l'occasione seduta alla presidenza dell'aula, "unica figura femminile del Consiglio che, comprendendo le profonde ragioni della difesa del borgo, ha dimostrato coerenza e sensibilità. I cittadini ora sapranno riconoscere chi sta lottando per salvare Sovereto e chi ha gettato la spugna!"