Terlizzi, spacciavano cocaina a raffica: la chiamavano "Fratello piccolo" e "fratello grande"
Due persone arrestate. Spacciavano droga a raffica, operazione dei carabinieri
giovedì 10 marzo 2016
8.05
Spacciavano cocaina a raffica in giro per il paese, recandosi direttamente sul posto convenuto per la consegna, con le loro autovetture, senza nemmeno scendere dalle stesse.
È quanto hanno accertato i Carabinieri di Terlizzi, a conclusione di un'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Trani, nei confronti di altrettanti spacciatori, di 31 e 29 anni, già noti alle forze dell'ordine, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L'indagine lampo, durata meno di sei mesi, da gennaio a giugno dello scorso anno, basata sulle più tradizionali attività investigative, quali servizi di osservazione e pedinamenti, supportate per un breve periodo anche da attività tecniche d'intercettazioni telefoniche, ha consentito di accertare come il duo riuscisse a piazzare una trentina di dosi al giorno, che telefonicamente chiamavano fratello piccolo, mezz'ora, bambino piccolo, birra piccola, per indicare una dose da 0,4 grammi di cocaina e fratello grande, un'ora, bambino grande, birra grande, per indicare una dose da 0.8 grammi, producendo un volume d'affari pari a circa 800 euro al giorno, intensificata nel week-end.
I due erano soliti raccogliere le ordinazioni con un telefono cellulare, che si passavano quasi con cadenza giornaliera e raggiungevano gli acquirenti generalmente nelle zone periferiche del centro abitato, portando al seguito piccolissime quantità di stupefacente, così da poterle giustificare come uso personale, nel caso in cui fossero sottoposti a controllo da parte delle forze dell'ordine.
È quanto hanno accertato i Carabinieri di Terlizzi, a conclusione di un'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Trani, nei confronti di altrettanti spacciatori, di 31 e 29 anni, già noti alle forze dell'ordine, accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L'indagine lampo, durata meno di sei mesi, da gennaio a giugno dello scorso anno, basata sulle più tradizionali attività investigative, quali servizi di osservazione e pedinamenti, supportate per un breve periodo anche da attività tecniche d'intercettazioni telefoniche, ha consentito di accertare come il duo riuscisse a piazzare una trentina di dosi al giorno, che telefonicamente chiamavano fratello piccolo, mezz'ora, bambino piccolo, birra piccola, per indicare una dose da 0,4 grammi di cocaina e fratello grande, un'ora, bambino grande, birra grande, per indicare una dose da 0.8 grammi, producendo un volume d'affari pari a circa 800 euro al giorno, intensificata nel week-end.
I due erano soliti raccogliere le ordinazioni con un telefono cellulare, che si passavano quasi con cadenza giornaliera e raggiungevano gli acquirenti generalmente nelle zone periferiche del centro abitato, portando al seguito piccolissime quantità di stupefacente, così da poterle giustificare come uso personale, nel caso in cui fossero sottoposti a controllo da parte delle forze dell'ordine.