
E' grave, ma c'è l'ok alla terapia sperimentale: speranza e angoscia per il piccolo Felice
Dagli Stati Uniti il nulla osta al protocollo sperimentale
mercoledì 6 dicembre 2017
16.41
E' finito il tempo dei "se", è arrivato il tempo del "quando". Sono queste le parole comparse sulla pagina facebook Help4Felice con le quali papà Michele, mamma Valeria e lo zio Filippo Adessi hanno annunciato un'importante svolta per Felice Guastamacchia: il piccolo terlizzese affetto da una grave forma di epidermolisi bollosa distrofica, riceverà negli Stati Uniti il trapianto di midollo osseo nell'ambito di una terapia sperimentale del medico esperto Jakub Tolar dell'Università del Minnesota, il medico che sta studiando la terapia innovativa per sconfiggere questa terribile patologia.
Una notizia importante svolta per questa famiglia terlizzese che sta continuando la sua battaglia di speranza e che ha commosso tutta Italia.
Il nulla osta è giunta direttamente da Tolar. «Dietro una semplice frase - raccontano oggi i familiari - c'è racchiuso un mondo fatto di speranza e di angoscia, di paura e di gioia, di frustrazione e lacrime. C'è scritto che Felice potrà usufruire del protocollo, ma c'è scritto anche che Felice è così grave da doverne usufruire. C'è scritto che tre dermatologi di fama internazionale reputano il caso di Felice così critico da non avere altre opzioni al protocollo sperimentale. L'alternativa sarebbe vivere una vita soffrendo».
«Eppure sembra stare bene. Lo si vede in giro paffutello, sorridente, a tratti anche un po' birbantello, nel passeggino, insieme alla sua sorellina Bianca. Ma la verità è un'altra, mascherata solo dalla voglia di mamma e papà di vivere una vita normale insieme ai loro due figli tanto cercati.
La battaglia di solidarietà continuerà a i terlizzesi, c'è da scommettere, non faranno mancare il proprio supporto.
Una notizia importante svolta per questa famiglia terlizzese che sta continuando la sua battaglia di speranza e che ha commosso tutta Italia.
Il nulla osta è giunta direttamente da Tolar. «Dietro una semplice frase - raccontano oggi i familiari - c'è racchiuso un mondo fatto di speranza e di angoscia, di paura e di gioia, di frustrazione e lacrime. C'è scritto che Felice potrà usufruire del protocollo, ma c'è scritto anche che Felice è così grave da doverne usufruire. C'è scritto che tre dermatologi di fama internazionale reputano il caso di Felice così critico da non avere altre opzioni al protocollo sperimentale. L'alternativa sarebbe vivere una vita soffrendo».
«Eppure sembra stare bene. Lo si vede in giro paffutello, sorridente, a tratti anche un po' birbantello, nel passeggino, insieme alla sua sorellina Bianca. Ma la verità è un'altra, mascherata solo dalla voglia di mamma e papà di vivere una vita normale insieme ai loro due figli tanto cercati.
La battaglia di solidarietà continuerà a i terlizzesi, c'è da scommettere, non faranno mancare il proprio supporto.