Stop al cibo sintetico, Gemmato: «Effetti ignoti. Pronti atti concreti»
Il Sottosegretario alla Salute è intervenuto a Roma in un incontro con i vertici della Sanità
giovedì 30 marzo 2023
«C'è un puntuale lavoro di collaborazione tra il Ministero dell'Agricoltura e Salute sui novel food: abbiamo una serie di preoccupazioni che riguardano sia la salute degli italiani sia quelle per il sistema produttivo. La scienza è fatta di dati. Sui cibi sintetici non sappiamo nulla, abbiamo perplessità rispetto alle possibili conseguenze sulla salute e la traduciamo in atti concreti e provvedimenti normativi».
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, a margine dell'evento ''Incontro con i leader della sanità'', tenutosi martedì 28 marzo a Roma.
«Pensare di uniformare tutto - ha aggiunto - è negativo, sia dal punto di vista economico rispetto alla varietà e specificità dei nostri prodotti alimentari del nostro territorio, che dal punto di vista della salute dei consumatori».
Rispetto ai nuovi cibi in particolare, Gemmato ha concluso, «non conosciamo l'impatto sulla salute e decliniamo questi dubbi in leggi che mirano a regolamentarne la vendita», ad esempio «per le farine a base di insetti, è giusto che il consumatore sappia che sta consumando una farina prodotta da insetti, anche per evitare il rischio di reazioni allergiche».
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, a margine dell'evento ''Incontro con i leader della sanità'', tenutosi martedì 28 marzo a Roma.
«Pensare di uniformare tutto - ha aggiunto - è negativo, sia dal punto di vista economico rispetto alla varietà e specificità dei nostri prodotti alimentari del nostro territorio, che dal punto di vista della salute dei consumatori».
Rispetto ai nuovi cibi in particolare, Gemmato ha concluso, «non conosciamo l'impatto sulla salute e decliniamo questi dubbi in leggi che mirano a regolamentarne la vendita», ad esempio «per le farine a base di insetti, è giusto che il consumatore sappia che sta consumando una farina prodotta da insetti, anche per evitare il rischio di reazioni allergiche».