"Storia della comunità dei braccianti di Terlizzi", Gero Grassi presenta il suo libro
Appuntamento lunedì 28 ottobre nella Sala Conferenze dei Servizi Sociali
mercoledì 23 ottobre 2024
Lunedì 28 ottobre 2024, alle ore 18.00 presso la Sala Conferenze dei Servizi Sociali – Ex Conservatorio Immacolata Concezione – in Corso Vittorio Emanuele a Terlizzi – sarà presentato il libro di Gero Grassi: "Storia della Comunità dei Braccianti di Terlizzi fondata il 29 maggio 1948 da Giovanni De Leo".
Interverranno: Leonardo De Chirico, Presidente della Comunità dei Braccianti di Terlizzi, Gero Grassi, autore del libro, Donato Pentassuglia Assessore Regionale all'Agricoltura, Michelangelo De Chirico, Sindaco di Terlizzi.
La Comunità dei Braccianti ha una lunga storia che si intreccia con le trasformazioni sociali, economiche e politiche della nostra città. I braccianti portano con sé tradizioni culturali che arricchiscono il tessuto sociale. La loro resilienza e capacità di adattamento nel tempo testimoniano l'importanza del lavoro agricolo per il nostro territorio.
Scrive Gero Grassi, autore del libro: «Il Presidente della Comunità dei Braccianti di Terlizzi, rag. Leonardo De Chirico ha un grande merito. Con questo libro lascia una importante traccia di una Associazione che ha fortemente contribuito al miglioramento delle condizioni di vita del bracciantato terlizzese. Se le persone, le storie, i fatti, le vicende umane non sono tramandate ai posteri con un libro, si perdono e, con loro si perdono anche i sacrifici fatti da tanti uomini per far crescere la società».
«Alla costanza e tenacia di Leonardo De Chirico va attribuita l'esistenza in vita della attuale Comunità dei Braccianti in un'era in cui fisiologicamente».
Il libro narra vicende umane e lavorative che si sviluppano in oltre mezzo secolo, quando la vita scorre lenta e ogni conquista è frutto di grandi sacrifici.
I negozi di generi alimentari vendono la pasta sfusa, lo stesso succede nei tabaccai per la vendita delle sigarette e nei bar per le caramelle. I bambini giocano per strada a pallone. Le auto sono pochissime. Un contesto sociale semplice, vero, ma anche povero.
L'autore ricorda che quando Giovanni De Leo apre la Comunità dei Braccianti a Terlizzi, lui apre la sede delle ACLI e spesso si incontrano fuori dalle sezioni a dialogare. Riporta alcune confidenze di De Leo che scattano una fotografia della Comunità dei Braccianti agli esordi:
«Mi dice del bracciante che chiede nel 1948 di apporre nella sede dei Braccianti l'immagine del Re d'Italia, nonostante il referendum.
Oppure di altro bracciante che dopo il 1950 lo va a trovare e gli porta monetine del Regno d'Italia, ormai fuori corso, pari al valore di 3.000 lire (1,56 euro) che oggi sarebbero oltre 60,00 euro. Giovanni riesce tramite amicizie personali a fargli cambiare quelle monete dalla Banca d'Italia per la felicità del bracciante. Un altro bracciante vuole acquistare, a rate, la televisione a fine anni Sessanta, ma la moglie si oppone perché Dio non vuole. Giovanni spiega alla moglie del bracciante che la televisione è cultura ed il progresso aiuta l'uomo.
Un altro bracciante ancora, parlando con Giovanni, gli dice di tenere il danaro risparmiato a casa, sotto un mattone perché non si fida delle banche. Giovanni dopo averlo convinto, lo accompagna alla Banca Cattolica per l'apertura di un conto bancario con libretto al portatore.
La moglie di un bracciante a fine anni Cinquanta si rivolge a Giovanni perché il marito non vuole che i figli vadano a scuola. Nella sua logica lo studio è perdita di tempo. Giovanni risolve il dissidio familiare ed i due figli frequentano la scuola».
Un libro che narra una Terlizzi completamente diversa da quella attuale, che va riscoperta e fatta conoscere alle future generazioni.
Giovanni De Leo è stato presidente sezionale della Comunità Braccianti dal 29 maggio 1948 al 5 febbraio 1993, ben 45 anni. Il più longevo presidente di una associazione della città di Terlizzi.
Interverranno: Leonardo De Chirico, Presidente della Comunità dei Braccianti di Terlizzi, Gero Grassi, autore del libro, Donato Pentassuglia Assessore Regionale all'Agricoltura, Michelangelo De Chirico, Sindaco di Terlizzi.
La Comunità dei Braccianti ha una lunga storia che si intreccia con le trasformazioni sociali, economiche e politiche della nostra città. I braccianti portano con sé tradizioni culturali che arricchiscono il tessuto sociale. La loro resilienza e capacità di adattamento nel tempo testimoniano l'importanza del lavoro agricolo per il nostro territorio.
Scrive Gero Grassi, autore del libro: «Il Presidente della Comunità dei Braccianti di Terlizzi, rag. Leonardo De Chirico ha un grande merito. Con questo libro lascia una importante traccia di una Associazione che ha fortemente contribuito al miglioramento delle condizioni di vita del bracciantato terlizzese. Se le persone, le storie, i fatti, le vicende umane non sono tramandate ai posteri con un libro, si perdono e, con loro si perdono anche i sacrifici fatti da tanti uomini per far crescere la società».
«Alla costanza e tenacia di Leonardo De Chirico va attribuita l'esistenza in vita della attuale Comunità dei Braccianti in un'era in cui fisiologicamente».
Il libro narra vicende umane e lavorative che si sviluppano in oltre mezzo secolo, quando la vita scorre lenta e ogni conquista è frutto di grandi sacrifici.
I negozi di generi alimentari vendono la pasta sfusa, lo stesso succede nei tabaccai per la vendita delle sigarette e nei bar per le caramelle. I bambini giocano per strada a pallone. Le auto sono pochissime. Un contesto sociale semplice, vero, ma anche povero.
L'autore ricorda che quando Giovanni De Leo apre la Comunità dei Braccianti a Terlizzi, lui apre la sede delle ACLI e spesso si incontrano fuori dalle sezioni a dialogare. Riporta alcune confidenze di De Leo che scattano una fotografia della Comunità dei Braccianti agli esordi:
«Mi dice del bracciante che chiede nel 1948 di apporre nella sede dei Braccianti l'immagine del Re d'Italia, nonostante il referendum.
Oppure di altro bracciante che dopo il 1950 lo va a trovare e gli porta monetine del Regno d'Italia, ormai fuori corso, pari al valore di 3.000 lire (1,56 euro) che oggi sarebbero oltre 60,00 euro. Giovanni riesce tramite amicizie personali a fargli cambiare quelle monete dalla Banca d'Italia per la felicità del bracciante. Un altro bracciante vuole acquistare, a rate, la televisione a fine anni Sessanta, ma la moglie si oppone perché Dio non vuole. Giovanni spiega alla moglie del bracciante che la televisione è cultura ed il progresso aiuta l'uomo.
Un altro bracciante ancora, parlando con Giovanni, gli dice di tenere il danaro risparmiato a casa, sotto un mattone perché non si fida delle banche. Giovanni dopo averlo convinto, lo accompagna alla Banca Cattolica per l'apertura di un conto bancario con libretto al portatore.
La moglie di un bracciante a fine anni Cinquanta si rivolge a Giovanni perché il marito non vuole che i figli vadano a scuola. Nella sua logica lo studio è perdita di tempo. Giovanni risolve il dissidio familiare ed i due figli frequentano la scuola».
Un libro che narra una Terlizzi completamente diversa da quella attuale, che va riscoperta e fatta conoscere alle future generazioni.
Giovanni De Leo è stato presidente sezionale della Comunità Braccianti dal 29 maggio 1948 al 5 febbraio 1993, ben 45 anni. Il più longevo presidente di una associazione della città di Terlizzi.