Straniero in stato di ebbrezza, sabato sera agitato in piazza IV Novembre
Per il consigliere comunale Michele Grassi necessario rafforzare l'assistenza sociale
domenica 26 novembre 2017
10.20
Sabato sera agitato ieri sera tra piazza Cavour e piazza IV Novembre dove un cittadino straniero in evidente stato di ebbrezza ha arrecato disturbo ai passanti e ad alcuni esercizi commerciali della zona. Necessario l'intervento della polizia municipale che ha ricondotto alla ragione - se così si può dire - l'uomo, un giovane migrante lavoratore stagionale. Gli agenti intervenuti hanno poi accompagnato l'uomo al pronto soccorso dove è stato poi recuperato da altri suoi amici.
Un deja-vù, verrebbe da dire, scene che purtroppo si ripetono in maniera preoccupante. Il centro di Terlizzi la sera ormai è popolato da gruppi di migranti che sostano in compagnia tra loro (in alcuni casi anche in compagnia di bottiglie di birra). Nulla che sia perseguibile, ci mancherebbe, ma capita sempre più spesso che scappi qualche bicchiere di troppo. Non è la prima volta che la polizia locale o i carabinieri siano chiamati a intervenire. E c'è chi fa notare anche le precarie condizioni di igiene in cui si trovano le scale ai piedi del municipio (vedi foto).
Alla scena di ieri sera ha assistito il consigliere comunale Michele Grassi (Pd) il quale suggerisce un potenziamento dei servizi sociali: «La socialità comunale è debolissima, ci sono solo 2 assistenti sociali che devono preoccuparsi pure della pubblica istruzione. Credo che vada potenziato l'ufficio con personale specializzato nel settore della socialità» spiega Grassi, aggiungendo come l'Ufficio del Piano di Zona tra i tre comuni Corato, Ruvo e Terlizzi «debba accelerare le pratiche burocratiche per l'affidamento ad esterni che si interessano ai disagi».
Insomma, per l'esponente del Partito Democratico la questione dei migranti a Terlizzi coinvolge non solo il tema sicurezza, ma anche quello dell'assistenza sociale. «Terlizzi credo di poter dire - conclude Michele Grassi - che al contrario degli altri comuni viciniori e di piano sociale di zona sia veramente il più debole, visti i tempi bui di povertà che si stanno vivendo. Il problema dell'immigrazione in questo periodo è totalmente gestito con improvvisazione da parte dei "buonisti" cittadini, a parte il pasto caldo fornito la sera a Casa Betania (anche con i denari del Comune )».
Un deja-vù, verrebbe da dire, scene che purtroppo si ripetono in maniera preoccupante. Il centro di Terlizzi la sera ormai è popolato da gruppi di migranti che sostano in compagnia tra loro (in alcuni casi anche in compagnia di bottiglie di birra). Nulla che sia perseguibile, ci mancherebbe, ma capita sempre più spesso che scappi qualche bicchiere di troppo. Non è la prima volta che la polizia locale o i carabinieri siano chiamati a intervenire. E c'è chi fa notare anche le precarie condizioni di igiene in cui si trovano le scale ai piedi del municipio (vedi foto).
Alla scena di ieri sera ha assistito il consigliere comunale Michele Grassi (Pd) il quale suggerisce un potenziamento dei servizi sociali: «La socialità comunale è debolissima, ci sono solo 2 assistenti sociali che devono preoccuparsi pure della pubblica istruzione. Credo che vada potenziato l'ufficio con personale specializzato nel settore della socialità» spiega Grassi, aggiungendo come l'Ufficio del Piano di Zona tra i tre comuni Corato, Ruvo e Terlizzi «debba accelerare le pratiche burocratiche per l'affidamento ad esterni che si interessano ai disagi».
Insomma, per l'esponente del Partito Democratico la questione dei migranti a Terlizzi coinvolge non solo il tema sicurezza, ma anche quello dell'assistenza sociale. «Terlizzi credo di poter dire - conclude Michele Grassi - che al contrario degli altri comuni viciniori e di piano sociale di zona sia veramente il più debole, visti i tempi bui di povertà che si stanno vivendo. Il problema dell'immigrazione in questo periodo è totalmente gestito con improvvisazione da parte dei "buonisti" cittadini, a parte il pasto caldo fornito la sera a Casa Betania (anche con i denari del Comune )».