Teatro, Biblioteca e Sala Consiliare: via ai cantieri. De Chirico: «Diverrà cuore pulsante della cultura»

Un video per raccontare una giornata a suo modo storica

venerdì 7 febbraio 2025
A cura di Gianluca Battista
«Questa mattina si è proceduto alla consegna dei lavori per il Teatro comunale, la Sala consiliare, la Biblioteca comunale e l'immobile dell'ex Liceo classico, segnando un momento storico per la città. A lavori conclusi la nostra comunità potrà finalmente riappropriarsi di questi spazi, trasformandoli in cuore pulsante per la cultura e la vita cittadina».

Così il primo cittadino, Michelangelo De Chirico, ha annunciato ieri, 6 febbraio, la consegna del cantiere per il recupero di tre luoghi simbolo della città, a cui si unirà quello per il restauro dell'ex Liceo classico, altro pezzo di storia della formazione e della cultura terlizzese.
In un video che vi proponiamo sotto il nostro scritto, De Chirico ha mostrato tutta la sua emozione per il progetto di recupero ed ha auspicato che quei luoghi possano tornare ad essere «cuore pulsante» della città.
Eh sì...perché quel palazzo è un palazzo meraviglioso, perché la Sala Consiliare trasuda storia ed è lì che debbono essere prese le decisioni del domani come accadeva ieri, perché il "Millico" (a proposito, subito dopo i lavori va fatta intitolazione ufficiale) sarà l'avamposto culturale al centro della città (presto un cartellone tutto terlizzese sarebbe lodevole), perché la Biblioteca sarà nuovamente contenitore di tutta la vita scorsa e che scorrerà all'ombra della meridiana e della Torre Normanna.

Terlizzi se lo merita, si merita di rivedere una struttura così bella tornare a splendere. Bravi gli uomini e le donne del centrodestra ad intercettarli quei fondi e a far partire l'iter, non privo di ostacoli; bravi gli uomini e le donne del centrosinistra a renderlo progetto vivo, che sarà portato a termine. Di questo ha bisogno Terlizzi come qualsiasi località italiana: di buona politica che fa il bene comune. E niente è bene più prezioso per una comunità che riappropriarsi dei luoghi simbolo del dibattito cittadino e della cultura.
"Cuore pulsante", come ha detto il sindaco, che batterà di nuovo forte ed irrorerà le arterie di una cittadina talvolta sopita e quasi rassegnata ad un destino che non deve appartenerle.