Tentata aggressione in pieno centro per rubare una bicicletta d'epoca

Il fatto è avvenuto lo scorso 23 aprile nei pressi del Banco di Napoli

domenica 26 aprile 2015 9.20
Mentre i consueti festeggiamenti del 23 aprile volgevano al termine tra fuochi d'artificio, madonnari e bancarelle, in giro per il borgo terlizzese poche macchine e poche anime. Una città quasi deserta, ideale palcoscenico per personaggi in cerca d'autore. Alle 23,30 circa, in direzione del Banco di Napoli, di fronte allo sportello automatico, due uomini hanno tentato di derubare un giovane a bordo della sua bici d'epoca. Prima l'intimidazione a voce alta, poi l'inseguimento per sottrargli il mezzo: il povero sventurato non ha potuto che darsi alla fuga, verso Palazzo di Città. I due malviventi sarebbero terlizzesi dato che, secondo la testimonianza della vittima, le minacce son state rivolte in dialetto locale. Il furto è sventato, ma resta lo shock per quanto accaduto.

A quanto pare il fenomeno dei furti di biciclette a Terlizzi è abbastanza diffuso. Diversi gli episodi segnalati negli ultimi tempi, di giorno come di notte: con una piccola tronchese ci vogliono appena pochi secondi per eliminare qualsiasi catena. L' episodio è però preoccupante perché dalla tronchese all'aggressione personale il passo è più breve di quanto sembri.

Evidentemente un altro segno di questa dura crisi: e si torna a rubare in maniera massiva le biciclette come accadeva nel secondo dopoguerra, quando le biciclette erano un bene davvero necessario per vivere, muoversi e lavorare.

Giovani e meno giovani stiano attenti a non acquistare più biciclette già usate ma in buono stato a pochi soldi, perché punibili per il reato di ricettazione ex art. 648 o per acquisto di cose di sospetta provenienza ex art. 712 del Codice Penale. Acquistare una bicicletta rubata è come averla rubata personalmente: ma la convenienza maggiore è sempre del ladro.