Terlizzi commemora le vittime del Coronavirus
De Chirico: «Segnati per sempre»
martedì 18 marzo 2025
13.50
«18 marzo 2025: cinque anni fa il Coronavirus ci ha feriti, ha segnato Terlizzi e il mondo per sempre. Abbiamo perso tanto ma non la voglia di rialzarci».
Sono queste le parole del sindaco Michelangelo De Chirico, in occasione della triste ricorrenza che coincide con quella terribile sfilata di mezzi militari a Bergamo con le bare di chi era morto per il virus venuto, ci hanno raccontato oggi, dalla Cina. Una tragedia immensa che in Italia ha fatto oltre 200mila morti, un buco nero nella nostra storia nazionale su cui ancora c'è molto da capire.
Ma Terlizzi non può e non vuole dimenticare quelle vittime (ufficiosamente poco più di 40, non c'è mai stato un conteggio puntuale se non quello fatto da noi giornalisti, in molti ricorderanno quel macabro censimento) che nella città dei fiori, tra il 2020 ed il 2023, sono stati strappati ai loro cari.
«Penso - ha scritto De Chirico sui canali social - a chi ci ha lasciati, a chi ha passato giorni e notti in corsia, a chi ha fatto la spesa per un vicino, ai volontari che hanno aiutato mettendo a repentaglio la propria vita, a tutta la comunità che ha resistito. Tutti insieme rivolgiamo un gesto di vicinanza a chi sente ancora l'assordante silenzio lasciato dai propri Cari che immensamente mancano».
Sono queste le parole del sindaco Michelangelo De Chirico, in occasione della triste ricorrenza che coincide con quella terribile sfilata di mezzi militari a Bergamo con le bare di chi era morto per il virus venuto, ci hanno raccontato oggi, dalla Cina. Una tragedia immensa che in Italia ha fatto oltre 200mila morti, un buco nero nella nostra storia nazionale su cui ancora c'è molto da capire.
Ma Terlizzi non può e non vuole dimenticare quelle vittime (ufficiosamente poco più di 40, non c'è mai stato un conteggio puntuale se non quello fatto da noi giornalisti, in molti ricorderanno quel macabro censimento) che nella città dei fiori, tra il 2020 ed il 2023, sono stati strappati ai loro cari.
«Penso - ha scritto De Chirico sui canali social - a chi ci ha lasciati, a chi ha passato giorni e notti in corsia, a chi ha fatto la spesa per un vicino, ai volontari che hanno aiutato mettendo a repentaglio la propria vita, a tutta la comunità che ha resistito. Tutti insieme rivolgiamo un gesto di vicinanza a chi sente ancora l'assordante silenzio lasciato dai propri Cari che immensamente mancano».