Terlizzi e il senzatetto di corso Garibaldi di nuovo su Rai3
La trasmissione "Chi l'ha Visto?" torna sul caso dell' "uomo della panchina"
giovedì 14 gennaio 2016
14.16
La storia del senzatetto di corso Garibaldi torna ancora in primo piano su Rai 3 nella nota trasmissione "Chi l'ha Visto?" e con lui anche Terlizzi e la gente di Terlizzi. Si tratta del ricco ereditiero austriaco Martin Bodhal scomparso nel 1998 da Vienna oppure del vagabondo che aveva vissuto a Napoli su di una panchina insieme ad una donna? Nel corso delle indagini, è anche emerso che potrebbe trattarsi di un cittadino ungherese.
Cornelia Grindatto, inviata della trasmissione televisiva, più che sull'identità misteriosa dell' "uomo della panchina", si sofferma sull'atteggiamento contrastante dei terlizzesi nei suoi confronti: c'è chi ha speso parole di profonda avversione, c'è anche chi ha mostrato un senso di fratellanza verso il senzatetto.
"L'unica cosa che dovrebbero fare le autorità è quella di prenderlo e di sbatterlo via a sto schifoso di merda" si legge nella piazza virtuale di "Mezz o' borg" del noto social network Facebook. Insulti gratuiti che rivelano, in alcune persone, la completa assenza di solidarietà verso un uomo bisognoso di attenzioni e di cure. "Lo si induce a sbroccare", si legge ancora: becere strategie forse messe in atto per denunciarlo alle autorità. Diversi sono stati gli atti intimidatori nei confronti del senzatetto, che sono incalzati soprattutto dopo che è sfumata la favola che egli potesse appartenere alla ricca famiglia austriaca. Nella notte del giorno 11 novembre, infatti, qualcuno ha fatto scoppiare una bomba carta sotto la sua panchina. Lo testimonia Paolo Vallarelli, esercente di un'attività in Corso Garibaldi "Ho sentito uno scoppio grandissimo che ha fatto tremare la terra anche sotto i miei piedi." Nonostante lo spiacevolissimo episodio, Paolo racconta che il vagabondo non era affatto arrabbiato, ma solo visibilmente shockato.
Fortunatamente, però, ci sono voci fuori dal coro che si sono prese cura del senzatetto, donandogli coperte, cuscini, viveri. È il caso, ad esempio, di Francesca Romana De Nicolo che lo descrive come una persona galante e raffinata nei modi, segno questo di aver, molto probabilmente, vissuto una vita agiata moltissimo tempo fa. "Sono fermamente convinta che l'uomo della panchina sia Martin Bodhal", sostiene Francesca, "E lo sarò anche se un giorno mi dovessero dire che non è lui". Anche Maria Urbano, mamma di Francesca Romana, è dell'idea che il vagabondo sia il rampollo della ricca famiglia austriaca: "In seguito alla vostra precedente intervista, nelle battute finali, quando si è visto il signore che si è inchinato per il baciamano, si potrebbe dedurre che un tale atteggiamento può averlo solo chi ha vissuto in un certo ambiente". Francesca e Maria raccontano che le persone scattavano fotografie insieme al senzatetto, quando si vociferava fosse una persona abbiente. "Ho visto che hanno stappato bottiglie di champagne e con i calici hanno fatto le foto e lo hanno abbracciato." Poi, una volta che si è smentita la provenienza facoltosa del vagabondo, tutto è tornato come prima "È stato accusato di essere molesto, una persona pericolosa da allontanare e che può portare malattie", commenta Francesca.
Anche Antonio Malerba, rappresentate di Terlizzi Libera, è stato intervistato dalla Grindotti. "La gente lo aiuta, gli porta cibo e vestiti, però c'è anche un problema di salute". Malerba riferisce che insieme ad altri attivisti ha tentato di mettersi in contatto con il consolato e l'ambasciata dell'Ungheria, ma non ha ricevuto risposta.
Per rivedere il servizio: clicca qui
Cornelia Grindatto, inviata della trasmissione televisiva, più che sull'identità misteriosa dell' "uomo della panchina", si sofferma sull'atteggiamento contrastante dei terlizzesi nei suoi confronti: c'è chi ha speso parole di profonda avversione, c'è anche chi ha mostrato un senso di fratellanza verso il senzatetto.
"L'unica cosa che dovrebbero fare le autorità è quella di prenderlo e di sbatterlo via a sto schifoso di merda" si legge nella piazza virtuale di "Mezz o' borg" del noto social network Facebook. Insulti gratuiti che rivelano, in alcune persone, la completa assenza di solidarietà verso un uomo bisognoso di attenzioni e di cure. "Lo si induce a sbroccare", si legge ancora: becere strategie forse messe in atto per denunciarlo alle autorità. Diversi sono stati gli atti intimidatori nei confronti del senzatetto, che sono incalzati soprattutto dopo che è sfumata la favola che egli potesse appartenere alla ricca famiglia austriaca. Nella notte del giorno 11 novembre, infatti, qualcuno ha fatto scoppiare una bomba carta sotto la sua panchina. Lo testimonia Paolo Vallarelli, esercente di un'attività in Corso Garibaldi "Ho sentito uno scoppio grandissimo che ha fatto tremare la terra anche sotto i miei piedi." Nonostante lo spiacevolissimo episodio, Paolo racconta che il vagabondo non era affatto arrabbiato, ma solo visibilmente shockato.
Fortunatamente, però, ci sono voci fuori dal coro che si sono prese cura del senzatetto, donandogli coperte, cuscini, viveri. È il caso, ad esempio, di Francesca Romana De Nicolo che lo descrive come una persona galante e raffinata nei modi, segno questo di aver, molto probabilmente, vissuto una vita agiata moltissimo tempo fa. "Sono fermamente convinta che l'uomo della panchina sia Martin Bodhal", sostiene Francesca, "E lo sarò anche se un giorno mi dovessero dire che non è lui". Anche Maria Urbano, mamma di Francesca Romana, è dell'idea che il vagabondo sia il rampollo della ricca famiglia austriaca: "In seguito alla vostra precedente intervista, nelle battute finali, quando si è visto il signore che si è inchinato per il baciamano, si potrebbe dedurre che un tale atteggiamento può averlo solo chi ha vissuto in un certo ambiente". Francesca e Maria raccontano che le persone scattavano fotografie insieme al senzatetto, quando si vociferava fosse una persona abbiente. "Ho visto che hanno stappato bottiglie di champagne e con i calici hanno fatto le foto e lo hanno abbracciato." Poi, una volta che si è smentita la provenienza facoltosa del vagabondo, tutto è tornato come prima "È stato accusato di essere molesto, una persona pericolosa da allontanare e che può portare malattie", commenta Francesca.
Anche Antonio Malerba, rappresentate di Terlizzi Libera, è stato intervistato dalla Grindotti. "La gente lo aiuta, gli porta cibo e vestiti, però c'è anche un problema di salute". Malerba riferisce che insieme ad altri attivisti ha tentato di mettersi in contatto con il consolato e l'ambasciata dell'Ungheria, ma non ha ricevuto risposta.
Per rivedere il servizio: clicca qui