Terlizzi ha celebrato il Giorno del Ricordo nel nome di Rosa Vendola
Si è rinnovata la memoria dei crimini commessi contro la popolazione istriano-giuliano-dalmata dai comunisti titini
domenica 11 febbraio 2024
Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo: quest'anno cade il ventennale dalla sua istituzione. La Giornata di commemorazione è stata istituita per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dall'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Il Giorno del Ricordo ci invita a meditare su una delle pagine più dolorose della storia italiana. Tra le storie che emergono in questa giornata di memoria, quella di Rosa Vendola, nostra concittadina uccisa nel 1945, risalta per la sua tragica brutalità. La sua storia, riscoperta grazie agli studi e alle ricerche degli alunni della scuola media "Gioacchino Gesmundo" di Terlizzi, ci ricorda l'importanza di non dimenticare le atrocità commesse e le vite spezzate dalla violenza politica e dall'odio etnico.
«La memoria di Rosa Vendola, come quella di molti altri martiri delle foibe, ci interpella direttamente, chiedendoci di riflettere su come il passato influenzi il presente e su come possiamo lavorare per costruire una società basata sul rispetto reciproco, sulla tolleranza e sulla comprensione - sono le parole di commemorazione del sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico - In un'epoca in cui i discorsi di odio e le divisioni sembrano guadagnare terreno, la Giornata del Ricordo ci offre l'opportunità di riflettere su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a costruire ponti invece che muri, promuovendo una cultura del dialogo e dell'inclusione», è stato il pensiero espresso dal primo cittadino.
La tragedia delle Foibe con migliaia di morti, richiede che si faccia memoria di quei fatti per ricordarci come le divisioni siano sempre un'aberrazione che si contrappone alla libertà, alla civiltà e alla democrazia; e per non lasciar cadere nel vuoto il monito che la storia ci consegna contro la follia di ogni totalitarismo e autoritarismo, contro la violenza cieca che si abbatte su coloro che vengono considerati "diversi" su basi etniche o per le proprie origini o per qualsiasi altra nullaggine.
Il Giorno del Ricordo ci invita a meditare su una delle pagine più dolorose della storia italiana. Tra le storie che emergono in questa giornata di memoria, quella di Rosa Vendola, nostra concittadina uccisa nel 1945, risalta per la sua tragica brutalità. La sua storia, riscoperta grazie agli studi e alle ricerche degli alunni della scuola media "Gioacchino Gesmundo" di Terlizzi, ci ricorda l'importanza di non dimenticare le atrocità commesse e le vite spezzate dalla violenza politica e dall'odio etnico.
«La memoria di Rosa Vendola, come quella di molti altri martiri delle foibe, ci interpella direttamente, chiedendoci di riflettere su come il passato influenzi il presente e su come possiamo lavorare per costruire una società basata sul rispetto reciproco, sulla tolleranza e sulla comprensione - sono le parole di commemorazione del sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico - In un'epoca in cui i discorsi di odio e le divisioni sembrano guadagnare terreno, la Giornata del Ricordo ci offre l'opportunità di riflettere su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a costruire ponti invece che muri, promuovendo una cultura del dialogo e dell'inclusione», è stato il pensiero espresso dal primo cittadino.
La tragedia delle Foibe con migliaia di morti, richiede che si faccia memoria di quei fatti per ricordarci come le divisioni siano sempre un'aberrazione che si contrappone alla libertà, alla civiltà e alla democrazia; e per non lasciar cadere nel vuoto il monito che la storia ci consegna contro la follia di ogni totalitarismo e autoritarismo, contro la violenza cieca che si abbatte su coloro che vengono considerati "diversi" su basi etniche o per le proprie origini o per qualsiasi altra nullaggine.