Terlizzi ha festeggiato San Giuseppe. Nuovi ingressi nell'omonima confraternita

Celebrazione eucaristica vespertina officiata da don Roberto De Bartolo

mercoledì 20 marzo 2024 8.52
A cura di Paolo Alberto Malerba
Nel corso della serata di martedì 19 Marzo, giorno della solennità di San Giuseppe, nella omonima chiesetta di Terlizzi alle ore 18.30, si è tenuta la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Roberto De Bartolo. Si è così rinnovato l'appuntamento della comunità con la tradizione, con la preghiera e con il clima di convivialità che contraddistingue questi eventi, in un santuario gremito di fedeli.
Al centro dell'omelia di don Roberto De Bartolo la centralità della figura del papà, un punto di riferimento con cui ogni bambino/a si confronta e attraverso cui sviluppa la propria identità; un lavoro h 24. Un impregno tuttavia, cambiato molto nel tempo in cui viviamo, «schiavi delle apparenze, schiavi dei tanti condizionamenti, schiavi dei telefonini e dei social. Una condizione di schiavitù in cui è coinvolta tutta la società. L'invito è quello di tornare all'essenzialità, eliminare le sovrastrutture e ristabilire ognuno il proprio carico di umanità», sono state le parole del parroco della Concattedrale di San Michele Arcangelo.

Durante la Celebrazione Eucaristica si è insediata la nuova amministrazione della Confraternita di San Giuseppe, che sarà guidata da Enrico Del Re, (che succede a Matteo De Nicolo), con primo consigliere Luca Grieco e secondo consigliere Giuseppe Danilo Santoro. A seguito di questa cerimonia c'è stata quella di ammissione di nuovi confratelli.

«A conclusione della messa davanti ai tantissimi fedeli, ho avuto il piacere di porgere gli auguri agli eletti per questo cammino di fede e dedizione - sono state le parole del primo cittadino Michelangelo De Chirico presente in chiesa - dobbiamo liberarci delle schiavitù, siamo una generazione schiava di tanti condizionamenti. San Giuseppe richiamaci tutti alla responsabilità e aiutaci ad essere veri padri in ogni contesto», è stata la sua chiusura.
In un momento in cui la società sembra frastornata e disorientata dagli eventi, stupenda è stata l'immagine dei tanti bambini presenti in chiesa tra le braccia dei genitori.