Terlizzi ha ricordato le vittime delle Fosse Ardeatine

Gemmato: «I sacrifici di oggi serviranno a essere migliori domani»

mercoledì 25 marzo 2020 05.00
A cura di Gianluca Battista
Nella cittadina che rinnova da 76 anni il ricordo del Giusto tra gli Uomini, don Pietro Pappagallo, e di Gioacchino Gesmundo, non potevano mancare le celebrazioni, sebbene in forma drasticamente sintetica per via dell'emergenza sanitaria in corso, dei martiri delle Fosse Ardeatine, che nel 1944 furono trucidati dai nazisti.

Terlizzi non ha rinunciato ai suoi valori antifascisti-nazisti ed ha risposto ancora una volta "presente" all'appello della storia.

Di seguito il pensiero di alcuni politici locali in una giornata che ha unito, come non mai, le sofferenze del passato a quelle odierne.

NINNI GEMMATO
«Oggi (ieri, ndr) ricorre il 76esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, un fatto tragico della storia italiana che quest'anno cade in un momento altrettanto epocale e drammatico.
Il 24 marzo del 1944 centinaia di innocenti furono trucidati dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l'attentato di via Rasella, compiuto il giorno prima.
Anche oggi, come ogni anno, rendiamo omaggio a quelle vittime. Lo facciamo in maniera inedita, eppure sempre attraverso la memoria e la riflessione. Perché la Storia ha sempre qualcosa da insegnarci. E noi vogliamo ricordare il sacrificio di don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo, perché anche la rievocazione della loro vicenda ci rende oggi cittadini migliori.
E ci raccontano come i sacrifici di oggi serviranno a essere migliori domani».


GIUSEPPE VOLPE
Il Consigliere comunale de La Corrente aveva dato appuntamento a tutto sui social network e dalla sua pagina Facebook ha fatto partire l'iniziativa, condivisa con il suo movimento, di cantare alle 18.00 "Bella Ciao". A questo link la sua esibizione con la canzone simbolo della Resistenza. «Ci hanno seppellito ma eravamo semi. In ricordo dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine 24.03.44 - 24.03.20. A Don Pietro e Gioacchino. Ai partigiani di ieri, oggi e domani. Bella Ciao!», il pensiero che ha accompagnato il video.

MICHELE GRASSI
Anche il Consigliere comunale del Partito Democratico, noto per le sue battaglie antifasciste, ha postato un pensiero, impossibilitato a celebrare la memoria dei caduti innocenti: «Il 24 MARZO 1944 - ha scritto - a Roma le truppe nazifasciste trucidarono tantissimi italiani, tra cui i nostri Concittadini Terlizzesi don Pietro Pappagallo e prof. Gioacchino Gesmundo. Le Fosse Ardeatine per la democrazia della nostra Patria Italia. Per non dimenticare, anche in periodo di coronavirus», è stato il suo post semplice ma sentito, accompagnato dalle foto del monumento alle vittime ed alla targa commemorativa.

LA GARRA
L'Associazione politico-culturale La Garra ha invece postato una foto significativa della scorsa primavera ed ha scritto: «Un anno fa sfilavamo per il paese in memoria dei martiri terlizzesi delle Fosse Ardeatine. Torneremo a riempire le strade, ma adesso è tempo di essere responsabili nelle nostre case. Un pensiero oggi va alla memoria di Don Pietro Pappagallo e del prof. Gioacchino Gesmundo».

MICHELANGELO DE CHIRICO
L'esponente Dem ha così ricordato l'eccidio romano di 76 anni fa: «Il 24 marzo di 76 anni fa 335 prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni furono trucidati a Roma dalle truppe naziste come rappresaglia per la uccisione di 33 soldati tedeschi da parte di gruppi di azione patriottica. Tra i martiri, i due terlizzesi Prof. Gioacchino Gesmundo e don Pietro Pappagallo.
Sono onorato -
ha chiosato - di aver ricevuto mesi fa dal nipote del prof. Gesmundo, suo omonimo, un testo integrato di suo pugno con riferimenti biografici e storici inediti, un testo che va ad arricchire la mia biblioteca personale già impreziosita dai volumi del prof.
Renato Brucoli».