Terlizzi insiste per un Punto Vaccinale di Popolazione sul territorio cittadino

Messaggio forte lanciato dal Consiglio comunale alla Regione Puglia

mercoledì 31 marzo 2021 12.35
Proseguono senza sosta le attività di preparazione di un centro vaccinale per la popolazione presso il "Palachicoli" a Terlizzi. Dopo lo stanziamento di 10mila euro confermato dalla giunta comunale per far fronte all'allestimento del punto vaccinale, il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno che ribadisce l'impegno del Comune a mantenere a Terlizzi l'attività vaccinale.

La massima assise cittadina ha lanciato un messaggio forte all'indirizzo della Regione Puglia: è assolutamente opportuno e auspicabile che l'attività vaccinale a beneficio dei terlizzesi resti a Terlizzi. In questi giorni, infatti, si è appreso che le vaccinazioni già da tempo iniziate presso la sede Asl di viale Indipendenza, sono state improvvisamente dirottate presso altre città limitrofe. Lo stesso per le vaccinazioni da prenotare per i prossimi giorni, tutte indirizzate in altre città limitrofe.

«Queste scelte da parte delle autorità regionali stanno causando gravi disagi soprattutto alle fasce più anziane della popolazione terlizzese, persone che spesso lamentano oggettive difficoltà di spostamento fuori città», osserva il sindaco Ninni Gemmato.

«Sarebbe auspicabile, soprattutto in questo momento di emergenza, contenere la mobilità dei cittadini. Tanto più che il "Palachicoli" di Terlizzi è una struttura molto ampia dove stiamo già allestendo, con la preziosa collaborazione della protezione civile e dei medici di medicina generale, diverse postazioni vaccinali, un'infermeria, un'area accettazione e altri spazi adeguatamente attrezzati».

L'ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale (solo dalla maggioranza) contiene anche un invito rivolto agli organi di governo della Regione Puglia, affinché nelle more dell'allestimento del Punto Vaccinale di Popolazione presso il "Palachicoli", si continuino a somministrare le dosi di vaccino nel "Michele Sarcone" e presso la sede Asl di viale Indipendenza, «scongiurando così che la popolazione più anziana della Città sia sottoposta a mobilità extraccittadina con tutti i disagi e i rischi che ciò può comportare».