Terlizzi piange Giuseppe Chiapparino
Il restauratore si è spento prematuramente nelle scorse ore
martedì 12 aprile 2022
16.28
Se ne è andato troppo presto Giuseppe Chiapparino, restauratore di assoluto valore, a cui Terlizzi deve tanto.
Classe 1975, Chiapparino aveva seguito i restauri in tante chiese e palazzi privati della città dei Fiori ed era stato un importante punto di riferimento anche per il Museo Diocesano di Molfetta. Suoi i restauri di alcune statue processionali di grande pregio non solo nella sua città d'origine e degli affreschi nel chiostro di Santa Maria.
Proprio il Museo Diocesano e la Cooperativa FeArt lo hanno voluto ricordare con un post: «L'arte oggi perde un restauratore esperto, appassionato - si legge -, meticoloso, dedito al suo lavoro ed al recupero del nostro patrimonio. Un cultore della bellezza del territorio diocesano e non solo. Un collaboratore sincero del nostro Museo. Un amico ed un pezzo della nostra storia. Ciao Giuseppe!».
Anche il consigliere comunale Giuseppe Volpe ha scritto un pensiero per lui: «Una grave perdita per la nostra Comunità. Grazie Giuseppe per averci fatto credere nel valore della bellezza e della tutela dei nostri beni culturali».
Commovente il ricordo del giornalista Vito Marinelli: «Mi mancheranno molto il tuo senso critico - si legge in un suo post - e il tuo immenso talento estetico. Nelle tue mani c'era arte e nella tua testa c'era il firmamento della bellezza. E con te ho imparato quanto competenza e conoscenza non sono capricci umorali, ma il risultato di impegno e rinunce. A cui non ti sei mai sottratto. In nome della tua irrinunciabile sete di cultura. Da oggi santi e madonne avranno sguardi increduli», è il messaggio che rimarca una volta di più chi fosse Giuseppe Chiapparino.
Terlizzi è decisamente più povera da oggi. Il cordoglio della redazione di TerlizziViva va ai suoi cari.
Classe 1975, Chiapparino aveva seguito i restauri in tante chiese e palazzi privati della città dei Fiori ed era stato un importante punto di riferimento anche per il Museo Diocesano di Molfetta. Suoi i restauri di alcune statue processionali di grande pregio non solo nella sua città d'origine e degli affreschi nel chiostro di Santa Maria.
Proprio il Museo Diocesano e la Cooperativa FeArt lo hanno voluto ricordare con un post: «L'arte oggi perde un restauratore esperto, appassionato - si legge -, meticoloso, dedito al suo lavoro ed al recupero del nostro patrimonio. Un cultore della bellezza del territorio diocesano e non solo. Un collaboratore sincero del nostro Museo. Un amico ed un pezzo della nostra storia. Ciao Giuseppe!».
Anche il consigliere comunale Giuseppe Volpe ha scritto un pensiero per lui: «Una grave perdita per la nostra Comunità. Grazie Giuseppe per averci fatto credere nel valore della bellezza e della tutela dei nostri beni culturali».
Commovente il ricordo del giornalista Vito Marinelli: «Mi mancheranno molto il tuo senso critico - si legge in un suo post - e il tuo immenso talento estetico. Nelle tue mani c'era arte e nella tua testa c'era il firmamento della bellezza. E con te ho imparato quanto competenza e conoscenza non sono capricci umorali, ma il risultato di impegno e rinunce. A cui non ti sei mai sottratto. In nome della tua irrinunciabile sete di cultura. Da oggi santi e madonne avranno sguardi increduli», è il messaggio che rimarca una volta di più chi fosse Giuseppe Chiapparino.
Terlizzi è decisamente più povera da oggi. Il cordoglio della redazione di TerlizziViva va ai suoi cari.