Terlizzi piange il piccolo Paolo: «Ciao piccolo angelo!»
Grande commozione ai funerali del piccolo Paolo Palmieri
lunedì 10 luglio 2017
17.27
Terlizzi piange il piccolo Paolo Palmieri. È il giorno più lungo, è il giorno più triste. Sul sagrato della concattedrale un plotone di fiori bianchi fa strada ai tanti parenti, amici, semplici conoscenti che oggi hanno voluto stringersi attorno a una famiglia distrutta dal dolore. Papà Gaetano, mamma Gianna e il fratellone Saverio si siedono accanto a Paolo, accanto alla sua piccola bara bianca. La testa appoggiata sul legno bianco. Come a rassicurarlo, come a volergli dire che non è da solo, che loro sono sempre lì.
Sono le ultime coccole a un bambino diventato angelo all'improvviso.
Chiesa colma di gente e di lacrime. C'è il gonfalone ufficiale della città di Terlizzi. C'è il dolore sommesso di una città intera.
«Non ci sono parole che possano condividere il dolore di questa tragedia» dice don Michele Stragapede, parroco della chiesa San Gioacchino, nel celebrare il funerale del bambino di cinque anni morto venerdì mattina annegato in una piscina in circostanze tragiche. «Solo il silenzio. Sarà un vuoto che difficilmente si potrà colmare. Paolo adesso è il nostro angelo, è qui con noi e sarà sempre presente. Addio è il più bel saluto che possiamo fare. Ti affidiamo a Dio perché Lui ti ama, abbraccia tutto e tutti; abbraccia te, tua mamma, tuo padre, tuo fratello. Ti affidiamo nelle buone mani. La nostra preghiera sicuramente sarà conforto ai genitori per superare questo triste momento».
E poi il messaggio della maestra: «Caro Paolo non pensavamo proprio una cosa simile. Eri felice, pieno di entusiasmo e avevi un sorriso pieno di gioia. Nella nostra scuola sei stato accolto con grande gioia. Il nostro non è un addio ma un arrivederci. Ciao Paolo, ciao da tutta la scuola».
Fuori volano i palloncini bianchi a forma di cuore: «Tu che ci guardi da lassù... sarai la stella che ci illumina i nostri cuori. Ciao Paolo!»
Sono le ultime coccole a un bambino diventato angelo all'improvviso.
Chiesa colma di gente e di lacrime. C'è il gonfalone ufficiale della città di Terlizzi. C'è il dolore sommesso di una città intera.
«Non ci sono parole che possano condividere il dolore di questa tragedia» dice don Michele Stragapede, parroco della chiesa San Gioacchino, nel celebrare il funerale del bambino di cinque anni morto venerdì mattina annegato in una piscina in circostanze tragiche. «Solo il silenzio. Sarà un vuoto che difficilmente si potrà colmare. Paolo adesso è il nostro angelo, è qui con noi e sarà sempre presente. Addio è il più bel saluto che possiamo fare. Ti affidiamo a Dio perché Lui ti ama, abbraccia tutto e tutti; abbraccia te, tua mamma, tuo padre, tuo fratello. Ti affidiamo nelle buone mani. La nostra preghiera sicuramente sarà conforto ai genitori per superare questo triste momento».
E poi il messaggio della maestra: «Caro Paolo non pensavamo proprio una cosa simile. Eri felice, pieno di entusiasmo e avevi un sorriso pieno di gioia. Nella nostra scuola sei stato accolto con grande gioia. Il nostro non è un addio ma un arrivederci. Ciao Paolo, ciao da tutta la scuola».
Fuori volano i palloncini bianchi a forma di cuore: «Tu che ci guardi da lassù... sarai la stella che ci illumina i nostri cuori. Ciao Paolo!»