Terlizzi punta a far parte delle Vie Franchigene

Se n'è parlato in un convegno dedicato alla cultura

lunedì 17 novembre 2014 8.04
A cura di Rossella Paduanelli
Terlizzi nel percorso europeo delle vie francigene è un sogno possibile. Se n'è parlato nel corso dell'evento "Terlizzi 2015. Città della cultura" tenutosi sabato nella Pinacoteca de Napoli. Si è parlato di cultura sostenibile e promozione del territori, protagonista Michele Amendolagine giovane presidente dell'associazione Torre Normanna un "creativo della cultura" come lui stesso ama definirsi. "Bisogna fare sistema tra le diverse associazioni e i commercianti – le sue parole – questo è un progetto apartitico ma politico perché riguarda l'intera polis. Dobbiamo portare Terlizzi fuori Terlizzi".

"Bisogna uscire dalla logica che l'erba del vicino è sempre la più verde – ha commentato il sindaco Ninni Gemmato – il compito delle istituzioni è dì convogliare le diverse forze. Fino a dieci anni fa nessuno avrebbe pensato che Matera sarebbe potuta essere eletta Capitale della cultura". L'evento è stato occasione per presentare una serie di iniziative culturali in programma per il 2015 a Terlizzi. Partendo dalla Cattedrale perduta, in programma per gennaio, per arrivare ai progetti didattici con le scuole e i trailer promozionali da diffondere a livello regionale; passando per le seconde edizioni di Notti Medievali e i Gufi di S. Giuliano grandi successi dello scorso anno.

Ma su tutti c'è l'ambizioso progetto di entrare a far parte della via franchigena. L'associazione Torre Normanna ha denunciato l'assenza di Terlizzi tra i luoghi delle vie francigene nonostante sia il comune attraversato dal più lungo tratto di via Traiana rimasto intatto. Da qui la volontà di sopperire a questa mancanza. Per il vicepresidente dell'associazione Europea Vie Francigene, Ceschin, si tratta solo di una questione tecnica: "Gli studi ci dicono che almeno fino al 2030 ci sarà un incremento del Turismo Internazionale ma, il turista straniero vuole trovare in Italia un prodotto completo che lo guidi nel suo viaggio. – le parole di Ceschin - La via Francigena è un turismo lento e di conoscenza di popoli e culture. Se, a livello amministrativo, verrà confermato questo impegno, sarà un'esperienza bella ed emozionante". A concludere; il pensiero a don Gaetano Valente "senza i sui studi non avremmo potuto neanche cominciare".