Terlizzi ritorna ad essere la "città del fiore" (FOTO e VIDEO)

La Notte del Fiore in via Italo Balbo è stata un'iniziativa fortemente voluta dall'amministrazione comunale

domenica 23 luglio 2023 11.58
A cura di Paolo Alberto Malerba
Nel corso della serata di ieri, sabato 22 luglio, a partire dalle ore 20 : 00 e fino a tardissima sera, si sono riaperte le porte del nostro Mercato dei Fiori di via Italo Balbo.

Si è trattato di un'esperienza nuova vissuta con successo dalla comunità presente numerosissima, insieme a cittadini provenienti dai paesi limitrofi e turisti che in queste settimane stanno animando il territorio.

È stata la Notte del Fiore, in un'atmosfera incantevole dove i fiori, l'artigianato, la gastronomia con i suoi prodotti tipici e la musica, hanno acceso la serata, rendendo uno spazio, un luogo di splendida socialità e identità.

Notte del Fiore © Paolo Alberto Malerba
Notte del Fiore © Paolo Alberto Malerba
Notte del Fiore © Paolo Alberto Malerba
Notte del Fiore © Paolo Alberto Malerba

Questa iniziativa è stata frutto della collaborazione tra il Comune di Terlizzi, l'assessorato alle attività produttive-floricoltura- marketing territoriale e il Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto.

L' evento ha avuto anche lo scopo di promuovere un luogo (il Mercato dei Fiori) che per la nostra città, rappresenta un potenziale da sempre e farlo conoscere e vivere per una sera, a quanti non c'erano mai stati prima, o non lo frequentano abitualmente.
Luogo che fotografa anche una grande tradizione; a pochi giorni da una delle più importanti tradizioni per Terlizzi, quella legata alla fede per Maria SS. di Sovereto e al folclore, con la sfilata del Carro Trionfale: la Festa Patronale.

«Aver avuto l'intuizione di aprire il mercato di sera trasformandolo in teatro all'aperto per musica, arte e gastronomia, mi riempie di gioia. Dobbiamo valorizzare ogni angolo della nostra città, ogni piazza ogni periferia», sono state le parole del sindaco De Chirico durante l'evento.

È stato importante per una sera trasmettere ai tanti bambini presenti, la conoscenza e cultura del luogo e del territorio, il carattere identitario, che non può esaurirsi nel corso di una generazione.

Di seguito le nostre interviste.