C'erano una volta le altalene: la favola senza lieto fine del parco comunale
Giostrine rotte e cespugli incolti, in alcuni casi mancano anche i lampioni
martedì 21 luglio 2015
10.01
C'erano una volta le altalene per i bambini. C'erano una volta, appunto. Perché adesso non ci sono più. Sedili bruciati e catene spezzate, ne rimangono solo gli scheletri vuoti. Anche il resto delle giostrine non sono in buone condizioni: maniglie mancanti e molle pericolanti che potrebbero diventare un vero e proprio pericolo per i più piccoli.
La storia del parco comunale di Terlizzi assomiglia a una favola triste di metà luglio, senza lieto fine, i cui protagonisti sono soprattutto l'incuria e il vandalismo. TerlizziViva ha fatto visita al parco comunale della città luogo di ritrovo pomeridiano e serale per adulti e giovani di tutte le età. O almeno così era fino a qualche tempo fa. Infatti, il polmone verde di Terlizzi da un po' di tempo a questa parte non gode di una buona considerazione da parte della cittadinanza terlizzese ed ecco le condizioni in cui versa.
Le condizioni dell'area giochi dedicata ai bambini non sono delle migliori ed è così ormai già da parecchio tempo. Nessuno pare se ne sia accorto tra i politici terlizzesi. C'è chi sogna in grande e pensa ad altalene per i disabili, senza rendersi conto che nel parco più importante della città le altalene non esistono proprio più.
Proseguiamo il nostro giro di ricognizione e non possiamo non notare che, in particolare in un viale, i cespugli non curati e la vegetazione incolta finiscono quasi per far scomparire le panchine: quante coppie avranno rinunciato ai loro baci estivi martoriate dalle zanzare che abitano abitualmente quelle piante. Baci al chiar di luna, in compenso, dato che alzando gli occhi ai lampioni dello stesso percorso pedonale ci si accorge che alcuni tratti sono completamente al buio, i lampioni mancano completamente.
Fino a qualche giorno fa non c'era nemmeno una persona addetta alla sorveglianza (da qualche giorno sono al lavoro i giovani occupati con voucher) tanto che ormai il parco è diventato enclave per biciclette e cani, il cui ingresso dovrebbe in teoria essere vietato, stando almeno al cartello apposto fuori. L'unico guardiano rimasto ad osservare chi entra ed esce a qualsiasi ora da quel cancello lasciato costantemente socchiuso, rimane il busto in bronzo dell'ormai defunto Michele dello Russo, primo sindaco di Terlizzi.
Carmela Rubini
foto di Roberta Rubini
La storia del parco comunale di Terlizzi assomiglia a una favola triste di metà luglio, senza lieto fine, i cui protagonisti sono soprattutto l'incuria e il vandalismo. TerlizziViva ha fatto visita al parco comunale della città luogo di ritrovo pomeridiano e serale per adulti e giovani di tutte le età. O almeno così era fino a qualche tempo fa. Infatti, il polmone verde di Terlizzi da un po' di tempo a questa parte non gode di una buona considerazione da parte della cittadinanza terlizzese ed ecco le condizioni in cui versa.
Le condizioni dell'area giochi dedicata ai bambini non sono delle migliori ed è così ormai già da parecchio tempo. Nessuno pare se ne sia accorto tra i politici terlizzesi. C'è chi sogna in grande e pensa ad altalene per i disabili, senza rendersi conto che nel parco più importante della città le altalene non esistono proprio più.
Proseguiamo il nostro giro di ricognizione e non possiamo non notare che, in particolare in un viale, i cespugli non curati e la vegetazione incolta finiscono quasi per far scomparire le panchine: quante coppie avranno rinunciato ai loro baci estivi martoriate dalle zanzare che abitano abitualmente quelle piante. Baci al chiar di luna, in compenso, dato che alzando gli occhi ai lampioni dello stesso percorso pedonale ci si accorge che alcuni tratti sono completamente al buio, i lampioni mancano completamente.
Fino a qualche giorno fa non c'era nemmeno una persona addetta alla sorveglianza (da qualche giorno sono al lavoro i giovani occupati con voucher) tanto che ormai il parco è diventato enclave per biciclette e cani, il cui ingresso dovrebbe in teoria essere vietato, stando almeno al cartello apposto fuori. L'unico guardiano rimasto ad osservare chi entra ed esce a qualsiasi ora da quel cancello lasciato costantemente socchiuso, rimane il busto in bronzo dell'ormai defunto Michele dello Russo, primo sindaco di Terlizzi.
Carmela Rubini
foto di Roberta Rubini