Terremoto, la testimonianza di uno studente: «Abbiamo sentito banchi traballare e sedie muoversi»

Attimi di terrore per gli alunni della scuola media Gesmundo, messi in sicurezza dalle immediate procedure di evacuazione

mercoledì 22 maggio 2019
A cura di Vincenza Urbano
Momenti di forte panico hanno vissuto ieri mattina gli studenti di tutte le scuole terlizzesi quando, alle ore 10.13, una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 della scala Richter, con epicentro a Barletta, ha fatto scattare l'allarme di evacuazione degli edifici scolastici. Ansia, paura, sconcerto, le sensazioni più diffuse che hanno colto di sorpresa alunni, professori e personale scolastico.

Racconta a TerlizziViva questa disavventura il quattordicenne Giuseppe Oronzo De Nicolo, della classe 3ªF della scuola secondaria di primo grado "Gioacchino Gesmundo": «Stavamo svolgendo il compito di italiano quando, ad un certo punto, abbiamo avvertito un boato. Abbiamo visto i banchi traballare, le sedie muoversi. La professoressa ci ha esortato ad uscire dall'aula. "Forza uscite. Veloci, veloci!", sono state le sue parole».

Tre squilli di campanella sono stati il segnale dell'emergenza. Le classi si sono riversate immediatamente nei punti adibiti all'evacuazione. Nella palestra scoperta si sono riuniti gli alunni dei piani superiori; invece gli studenti dei piani inferiori hanno affollato l'atrio in via Salomone dal quale giornalmente si accede.

Ragazzi che piangevano per la paura, insegnanti pallidi in viso. Dopo circa una mezz'ora, i genitori hanno cominciato a prelevare i propri figli per portarli a casa, allertati prontamente dal dirigente scolastico e dal personale, che hanno agito con tempestività e massima professionalità.

«Ci sentivamo a disagio, non sapevamo come comportarci. Si è trattata della prima vera evacuazione. Sono esperienze che non saranno facili da scordare», afferma Giuseppe tuttora provato.