Torna il 'Progetto Sport Indoor'

L'idea di Francesco Pittò sposata dalla 'don Pietro Pappagallo' riprende forma dopo gli anni pandemici

mercoledì 22 febbraio 2023
Ritorna a regime, dopo tre anni di stop dovuti alla pandemia da Covid-19, il 'Progetto Sport Indoor'.
Dalla scorsa settimana i piccoli alunni della classi prime, seconde, terze e quarte della scuola primaria "don Pietro Pappagallo" sono difatti coinvolti nuovamente dal progetto ideato da Francesco Pittò nell'autunno del 2019 e che poi ha visto lo svolgersi dello stesso nei mesi di gennaio e febbraio del 2020. Poi la pandemia fermò tutto.

IL PROGETTO

Il progetto denominato 'Progetto Sport Indoor', nell'anno scolastico in corso è stato accolto con entusiasmo dal dirigente del 1° Circolo Didattico 'don Pietro Pappagallo', prof.ssa Marilena de Trizio, e da tutto lo staff degli insegnanti, tra cui la responsabile delle attività motorie Alessandra Azzolini.
L'idea è nata con le seguenti finalità e scopi: fare squadra all'interno delle strutture sportive della nostra Città, con l'intento di raddoppiare il numero dei tesserati, togliendo i giovani dalla strada e sottraendoli ad una vita sedentaria (videogame e smartphone).
L'attività è ripartita lo scorso 13 febbraio e vedrà gli alunni della scuola coinvolti in varia discipline sportive, quali calcio, calcio a 5, pallavolo, taekwondo, pallacanestro e altri sport sino a venerdì 10 giugno.
Il progetto ovviamente mira anche a combattere il bullismo, piaga giovanile dei nostri tempi e sin dalla sua fase embrionale ha dichiaratamente posto tra gli obiettivi principali anche quello di avvicinare allo sport i ragazzi, entrando nelle scuole, affiancando gli insegnanti nelle ore di attività motoria con tecnici federali e laureandi e laureati in Scienze Motorie.
Il progetto inoltre vedrà gli alunni coinvolti anche in altre attività, tra cui test e domande sullo sport e nella creazione del logo e del nome definitivo da dare al progetto. Il tutto ovviamente avverrà con la collaborazione del responsabile del progetto e i vertici della scuola.
L'auspicio è che, in via di sperimentazione, il progetto possa poi entrare anche in altri plessi scolastici.