Truffa all'Inps: 120 denunciati
Percepiti assegni sociali e indennità per oltre 85.000 euro
martedì 26 aprile 2016
17.59
Si chiama modello Invalidità Civile Ricovero ed è una dichiarazione di responsabilità che i soggetti percettori di indennità di accompagnamento e/o assegno sociale devono comunicare all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, entro il 31 marzo di ogni anno, in caso di sussistenza o meno di ricovero (superiore a 30 giorni) presso strutture sanitarie con retta a totale carico dell'Azienda Sanitaria Locale.
Limitatamente a tale periodo di ricovero, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale esclude gli interessati dall'indennità di accompagnamento oppure, in caso di assegno sociale, ne decurta l'importo del 50%.
Dalla corretta osservanza di tale adempimento le Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta hanno avviato un'indagine, tra il 2010 ed il 2014, che ha portato ad incrociare i dati in possesso di diversi enti pubblici (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Azienda Sanitaria Locale e Regione Puglia) sul conto di un migliaio di residenti a Molfetta e Terlizzi.
Essi erano ricoverati, in regime di "lungo degenza" in strutture Riabilitative Socio Assistenziali (R.S.A.), Riabilitative Socio Sanitarie Assistenziali (R.S.S.A.) e presidi ospedalieri delle province di Bari e Barletta, Andria e Trani, con pagamento della retta a totale carico dell'Azienda Sanitaria Locale di appartenenza.
Da questo bacino di nominativi, con la collaborazione dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, i finanzieri, agli ordini del tenente Giuseppe Parisi, sono risaliti a ben 120 soggetti che, attraverso l'omissione della presentazione del modello I.C.RIC. o tramite la sua presentazione con dati non veritieri, sono risultati percettori indebitamente di indennità di accompagnamento e/o assegni sociali per un totale di oltre 85.000 euro.
In esito a tale indagine, i 120 soggetti sono stati segnalati alla Procura di Trani per i reati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico. Nei confronti di tutte le persone segnalate, inoltre, saranno avviate le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Limitatamente a tale periodo di ricovero, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale esclude gli interessati dall'indennità di accompagnamento oppure, in caso di assegno sociale, ne decurta l'importo del 50%.
Dalla corretta osservanza di tale adempimento le Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta hanno avviato un'indagine, tra il 2010 ed il 2014, che ha portato ad incrociare i dati in possesso di diversi enti pubblici (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Azienda Sanitaria Locale e Regione Puglia) sul conto di un migliaio di residenti a Molfetta e Terlizzi.
Essi erano ricoverati, in regime di "lungo degenza" in strutture Riabilitative Socio Assistenziali (R.S.A.), Riabilitative Socio Sanitarie Assistenziali (R.S.S.A.) e presidi ospedalieri delle province di Bari e Barletta, Andria e Trani, con pagamento della retta a totale carico dell'Azienda Sanitaria Locale di appartenenza.
Da questo bacino di nominativi, con la collaborazione dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, i finanzieri, agli ordini del tenente Giuseppe Parisi, sono risaliti a ben 120 soggetti che, attraverso l'omissione della presentazione del modello I.C.RIC. o tramite la sua presentazione con dati non veritieri, sono risultati percettori indebitamente di indennità di accompagnamento e/o assegni sociali per un totale di oltre 85.000 euro.
In esito a tale indagine, i 120 soggetti sono stati segnalati alla Procura di Trani per i reati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico. Nei confronti di tutte le persone segnalate, inoltre, saranno avviate le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.