"Una città in posa. Pietro e Fortunato Tempesta fotografi per diletto”

La mostra alla pinacoteca De Napoli, inaugurato lo scorso 10 gennaio

martedì 13 gennaio 2015 17.02
S'intitola "Una città in posa. Pietro e Fortunato Tempesta fotografi per diletto" la mostra inaugurata il 10 gennaio scorso presso la Pinacoteca Michele de Napoli. La rassegna, che sarà visitabile fino al 14 marzo, annovera circa cento scatti realizzati tra la fine dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento, relativi a scorci urbani ed extraurbani del territorio terlizzese, a personaggi pubblici e non, ad eventi storici accaduti durante i primi decenni del Novecento, a contesti e comportamenti sociali notevolmente mutati nel corso del tempo.

Pietro e Fortunato Tempesta, padre e figlio, non erano fotografi professionisti: documentavano fatti, ritraevano persone ed architetture per puro diletto, trasmettendoci uno spaccato della società e della città in cui operavano e vivevano. Lo facevano con occhio apparentemente "ingenuo" da amatore, ma non da "cultore incolto", forti della loro conoscenza della storia e delle tradizioni della terra in cui sono nati e vissuti, senza mai indulgere troppo nel pittoresco. L'interesse per la fotografia ha condotto padre e figlio, tra gli ultimi anni dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento, a realizzare circa cento scatti (quelli a noi pervenuti) che oggi costituiscono un fondo di alto valore documentario, utilissimi proprio perché variegati nelle tematiche. "Ritroviamo nei loro scatti – scrivono nella presentazione il Sindaco, Ninni Gemmato, e l'Assessore alla Cultura, Marina Cagnetta - non solo tutto l'amore per la loro e nostra Città, ma anche la passione per la fotografia intesa come "diletto", come divertimento dello spirito e della mente unitamente alla padronanza tecnica di strumenti e procedure lontanissime dalla "facilità" delle nostre fotocamere digitali. La città si è messa in posa, articolata e sfaccettata: pietre, persone, mezzi di trasporto, folle animate in occasione della Festa Maggiore, accadimenti felici e catastrofici, tutto diventa spunto di approfondimento curioso per i nostri due fotografi, che ci guidano per mano tra le strade della Terlizzi di primo Novecento o nei salotti della ricca borghesia, come pure tra i contadini al lavoro nelle masserie".