Una teca museale in Largo Lago Dentro / FOTO
Una porzione delle antiche cisterne trovate sotto la pavimentazione resterà a vista
lunedì 6 febbraio 2017
8.19
Le antiche cisterne idriche e gli altri ritrovamenti archeologici fatti in largo Lago Dentro non hanno una rilevanza storica così significativa da essere lasciati a vista a cielo aperto. Antiche cisterne idriche, segmenti di mura e pavimentazione in pietra databili tra il XVII e il XVIII secolo, un piccolo crocefisso e reperti ossei di animali: si tratta di ritrovamenti non così inediti e straordinari da giustificare la scelta di lasciare il sito archeologico così come è adesso, allo stato originario, con le antiche pietre a vista. Questo, in estrema sintesi, il parere della Soprintendenza regionale ai beni acheologici su quanto rinvenuto nel cuore del centro storico di Terlizzi.
I lavori di riqualificazione della piazza potranno riprendere a breve con buona pace dei residenti che non vedono l'ora di riavere la piazzetta completamente fruibile. L'area verrà ribasolata utlizzando le stesse chianche rimosse e ristrutturate. Le cisterne saranno ricoperte e l'unica testimonianza della loro presenza sarà data da alcune fotografie su appositi pannelli da allestire nella piazza.
L'amministrazione comunale, tuttavia, ha deciso di non coprire proprio tutto: la scelta è di realizzare una teca a filo col pavimento, adeguatamente illuminata, che mostri anche solo una piccola porzione della caratteristica trama di pietre antiche scoperte dai tecnici della Sorpintendenza. Il progetto di massima è stato già approntato dal dirigente dell'ufficio tecnico Gianferrini ed è una soluzione pensata per non dover celare completamente quelle pietre storiche. Avranno pure poca importanza per gli studiosi, ma rappresentano sempre la memoria di una città che affonda le sue radici nel Medioevo.
I lavori di riqualificazione della piazza potranno riprendere a breve con buona pace dei residenti che non vedono l'ora di riavere la piazzetta completamente fruibile. L'area verrà ribasolata utlizzando le stesse chianche rimosse e ristrutturate. Le cisterne saranno ricoperte e l'unica testimonianza della loro presenza sarà data da alcune fotografie su appositi pannelli da allestire nella piazza.
L'amministrazione comunale, tuttavia, ha deciso di non coprire proprio tutto: la scelta è di realizzare una teca a filo col pavimento, adeguatamente illuminata, che mostri anche solo una piccola porzione della caratteristica trama di pietre antiche scoperte dai tecnici della Sorpintendenza. Il progetto di massima è stato già approntato dal dirigente dell'ufficio tecnico Gianferrini ed è una soluzione pensata per non dover celare completamente quelle pietre storiche. Avranno pure poca importanza per gli studiosi, ma rappresentano sempre la memoria di una città che affonda le sue radici nel Medioevo.