Urgenze radiologiche notturne e nei festivi cancellate al "Sarcone". Duro Gemmato
Lo sfogo del Sindaco di Terlizzi: «Al peggio non c'è mai fine»
venerdì 17 luglio 2020
«È incredibile: nel presidio "Michele Sarcone" di Terlizzi, ora anche per le urgenze radiologiche nelle ore notturne e nei giorni festivi non sono disponibili né medici, né tecnici radiologi, né macchinari. È stata cancellata pure la reperibilità medica.
L'ASL Bari in una nota conferma che "in caso di necessità di esecuzione di esami TAC, in caso di assoluta e indifferibile necessità l'esame potrà essere svolto presso le UU.OO. di Radiologia degli Ospedali vicinori"».
Le parole sono quelle scritte non senza amarezza dal sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, che continua la sua battaglia per cercare di riottenere alcuni servizi di assistenza sanitaria primaria nella Città dei Fiori e nel suo presidio ormai svuotato di quasi tutto da un Piano di riordino che non piace a parte della politica, ma soprattutto a personale e utenza.
Gemmato ha quindi spiegato che «Le radiografie tradizionali saranno effettuate "solo in casi in casi di assoluta ed indifferibile necessità di esecuzione dell'esame", ma il referto verrà analizzato dai medici dell'ospedale di Corato.
In altre parole - insiste il Sindaco - se uno dei pazienti ricoverati nei reparti di riabilitazione dovesse malauguratamente aggravarsi e quindi aver bisogno di una TAC, prima di ricevere le dovute cure dovrà essere trasferito in ambulanza in un altro ospedale con il rischio di perdere del tempo prezioso. Non ci sono più parole per commentare quello che succede negli ospedali di Terlizzi, Molfetta e Corato», è la sua amara presa di coscienza.
C'è evidentemente un problema Terlizzi che dev'essere affrontato una volta per tutte, ma in campagna elettorale diviene impossibile farlo. Cancellate, secondo Gemmato, anche le TAC per i pazienti post-acuzie: «Dopo aver cancellato nei mesi scorsi i reparti di Medicina, Chirurgia e Pneumologia e dopo aver chiuso il pronto soccorso in piena emergenza Covid-19 - scrive ancora il primo cittadino -, adesso la Regione Puglia cancella servizi essenziali come la TAC per i pazienti post-acuzie già ricoverati, mettendo a serio rischio la sicurezza dei pazienti stessi.
In una lettera ufficiale - spiega - ho chiesto con urgenza al Direttore Asl Bari, Antonio Sanguedolce, e all'Assessore regionale alla Sanità Michele Emiliano di ripristinare la pronta disponibilità medica nella unità operativa complessa di Radiologia per assicurare che tutte le attività di diagnostica avvengano con immediata tempestività».
Una richiesta che in tanti sperano non cada nel vuoto.
L'ASL Bari in una nota conferma che "in caso di necessità di esecuzione di esami TAC, in caso di assoluta e indifferibile necessità l'esame potrà essere svolto presso le UU.OO. di Radiologia degli Ospedali vicinori"».
Le parole sono quelle scritte non senza amarezza dal sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, che continua la sua battaglia per cercare di riottenere alcuni servizi di assistenza sanitaria primaria nella Città dei Fiori e nel suo presidio ormai svuotato di quasi tutto da un Piano di riordino che non piace a parte della politica, ma soprattutto a personale e utenza.
Gemmato ha quindi spiegato che «Le radiografie tradizionali saranno effettuate "solo in casi in casi di assoluta ed indifferibile necessità di esecuzione dell'esame", ma il referto verrà analizzato dai medici dell'ospedale di Corato.
In altre parole - insiste il Sindaco - se uno dei pazienti ricoverati nei reparti di riabilitazione dovesse malauguratamente aggravarsi e quindi aver bisogno di una TAC, prima di ricevere le dovute cure dovrà essere trasferito in ambulanza in un altro ospedale con il rischio di perdere del tempo prezioso. Non ci sono più parole per commentare quello che succede negli ospedali di Terlizzi, Molfetta e Corato», è la sua amara presa di coscienza.
C'è evidentemente un problema Terlizzi che dev'essere affrontato una volta per tutte, ma in campagna elettorale diviene impossibile farlo. Cancellate, secondo Gemmato, anche le TAC per i pazienti post-acuzie: «Dopo aver cancellato nei mesi scorsi i reparti di Medicina, Chirurgia e Pneumologia e dopo aver chiuso il pronto soccorso in piena emergenza Covid-19 - scrive ancora il primo cittadino -, adesso la Regione Puglia cancella servizi essenziali come la TAC per i pazienti post-acuzie già ricoverati, mettendo a serio rischio la sicurezza dei pazienti stessi.
In una lettera ufficiale - spiega - ho chiesto con urgenza al Direttore Asl Bari, Antonio Sanguedolce, e all'Assessore regionale alla Sanità Michele Emiliano di ripristinare la pronta disponibilità medica nella unità operativa complessa di Radiologia per assicurare che tutte le attività di diagnostica avvengano con immediata tempestività».
Una richiesta che in tanti sperano non cada nel vuoto.