Vaccinato contro il Covid anche Luigi Volpe. Era stato positivo al virus
L'operatore sanitario al momento della somministrazione: «Dopo la paura, la speranza e infine la ripartenza»
lunedì 18 gennaio 2021
1.20
Luigi Volpe, di cui abbiamo seguito da queste pagine le dure vicissitudini legate al contagio da Sars CoV2 ed alla lunga fase di convalescenza, è tra i primi vaccinati di Terlizzi.
L'operatore socio-sanitario, guarito lo scorso 21 dicembre, ci ha raccontato con parole semplici ma toccanti, l'importante momento in cui è stato vaccinato. Va ricordato che ci si può riammalare, con una percentuale bassa di possibilità, ma è già accaduto e quindi per Volpe era fondamentale, da operatore di un settore delicato, farsi somministrare la prima dose del ritrovato Pfizer-BioNTech, in attesa del richiamo dopo 21 giorni.
«Dopo la paura - ci ha detto quasi commosso -, la speranza ed infine la ripartenza. In questi concetti è racchiusa la mia storia degli ultimi 3 mesi. La ripartenza si chiama vaccino anti-Covid. Alle ore 11.30 del 16 gennaio 2020 ho ricevuto la prima somministrazione: un momento che non dimenticherò mai».
Luigi Volpe ha quindi voluto farci rivivere quella chiamata: «Era giunto il mio turno. Avevo paura di farlo ma i medici, dopo la visita preliminare di routine, mi hanno tranquillizzato e mi hanno sottoposto al vaccino, immortalando l'attimo con una foto che è quella che i lettori possono vedere».
Continuando, l'emozionato dipendente della clinica 'San Pio' di Adelfia ha voluto aggiungere: «Tra i dipendenti della struttura nella quale lavoro, sono stato quello colpito con più veemenza dal Covid-19, mettendo a rischio la mia incolumità e quella dei miei affetti più cari. Il messaggio che quindi intendo lanciare grazie a TerlizziViva - ha concluso Volpe - è il seguente: amici concittadini, dobbiamo avere fiducia nella scienza e quindi nei vaccini, aspettando il proprio turno per ritornare alla normalità ed alla libertà, quella che ci permetterà di riprendere in mano le nostre esistenze e di tornare ad incontrarci, a sorriderci e ad abbracciarci».
L'operatore socio-sanitario, guarito lo scorso 21 dicembre, ci ha raccontato con parole semplici ma toccanti, l'importante momento in cui è stato vaccinato. Va ricordato che ci si può riammalare, con una percentuale bassa di possibilità, ma è già accaduto e quindi per Volpe era fondamentale, da operatore di un settore delicato, farsi somministrare la prima dose del ritrovato Pfizer-BioNTech, in attesa del richiamo dopo 21 giorni.
«Dopo la paura - ci ha detto quasi commosso -, la speranza ed infine la ripartenza. In questi concetti è racchiusa la mia storia degli ultimi 3 mesi. La ripartenza si chiama vaccino anti-Covid. Alle ore 11.30 del 16 gennaio 2020 ho ricevuto la prima somministrazione: un momento che non dimenticherò mai».
Luigi Volpe ha quindi voluto farci rivivere quella chiamata: «Era giunto il mio turno. Avevo paura di farlo ma i medici, dopo la visita preliminare di routine, mi hanno tranquillizzato e mi hanno sottoposto al vaccino, immortalando l'attimo con una foto che è quella che i lettori possono vedere».
Continuando, l'emozionato dipendente della clinica 'San Pio' di Adelfia ha voluto aggiungere: «Tra i dipendenti della struttura nella quale lavoro, sono stato quello colpito con più veemenza dal Covid-19, mettendo a rischio la mia incolumità e quella dei miei affetti più cari. Il messaggio che quindi intendo lanciare grazie a TerlizziViva - ha concluso Volpe - è il seguente: amici concittadini, dobbiamo avere fiducia nella scienza e quindi nei vaccini, aspettando il proprio turno per ritornare alla normalità ed alla libertà, quella che ci permetterà di riprendere in mano le nostre esistenze e di tornare ad incontrarci, a sorriderci e ad abbracciarci».