Verde secco sottovia? La replica al veleno di Minutillo a Barione
L'assessore risponde alle critiche del consigliere di Fratelli d'Italia
martedì 10 settembre 2024
12.08
Prima l'attacco di Francesco Barione (clicca qui), ora la replica dell'assessore ai Parchi e Giardini, Gaetano Minutillo. Il terreno di contesa questa volta sono le piante all'interno delle aiuole spartitraffico del sottovia di viale del Lilium: per il primo già secche, per il secondo i fatti hanno ben altra spiegazione. Ecco quali nella lettera pubblica al veleno che replica all'attacco del consigliere di Fratelli d'Italia:
«E bravo al consigliere Barione, a furia di pigiare sempre le tastiere gli è venuto il pollice verde.
Scrive in un suo post, mentendo, che le piante collocate a fine luglio in viale Roma, via vecchia Sovereto, via Favale, via Campo sportivo, presso le nuove aiuole spartitraffico agli imbocchi del nuovo sottopasso, sono tutte secche.
Ovviamente la colpa è del sottoscritto, assessore al verde pubblico, che non avrebbe innaffiato o non avrebbe previsto l'impegno di spesa ulteriore per nuove innaffiature, come se fosse compito dell'assessore e non degli uffici, quindi altra menzogna.
Vorrei rassicurare il neo pollice verde che le innaffiature sono state effettuate quasi quotidianamente con importante impegno di risorse umane ed economiche, ancora da consolidare.
Al pollice verde evidentemente non è piaciuto che l'attuale amministrazione abbia previsto di piantare oltre 1500 piante di varietà diverse e al contrario di quello che scrive il consigliere e di quanto sia stata la sua azione in passato, giornalmente e settimanalmente i tecnici e il fornitore hanno effettuato sopralluoghi per capire come intervenire al meglio.
Delle 350 piante di varietà Oleandro ubicate nello spartitraffico di viale Roma, non c'è una sola pianta che possiamo ritenere secca.
Delle quasi 400 piante Agapanthus situate nella zona retrostante il campo sportivo più le varie isole di traffico nella stessa zona, non c'è una sola pianta secca o che non abbia attecchito.
Nella zona di via Favale sono state piantate 350 piante tipologia lavandula, di queste
ci sono circa 30 piante che non hanno attecchito e verranno rimpiazzate appena le giornate saranno più fredde.
Mentre le circa 400 piante di Locinera ubicate presso le isole spartitraffico, pista ciclabile in via vecchia Sovereto, sono state tutte controllate una ad una, ed hanno certamente sofferto il forte caldo e la totale assenza di pioggie, ma in ripresa. Questo ci dicono i tecnici.
Quando abbiamo deciso di arricchire Terlizzi con tutte queste piante, già ci era stato preannunciato che sarebbe stato normale, fisiologico, che alcune piante non avrebbero attecchito.
Certamente non staremo fermi solo per la paura di sbagliare, o per il timore di polemiche sterili, andremo avanti con perseveranza come stiamo facendo in viale Roma, nelle aiuole della Villa, dove nelle settimane scorse abbiamo fatto piantare circa un centinaio di piante di natura diversa.
O come abbiamo iniziato nello spazio verde antistante al Palafiori dove a partire da ieri sono iniziati i lavori che vedranno piantati altri 14 alberi e oltre 1000 piante di essenze differenti, ma di questo parleremo nei prossimi giorni.
Siamo costantemente impegnati per raggiungere l'obiettivo di piantare più alberi e più piante nella nostra città.
La disonestà intellettuale la lasciamo agli altri».
«E bravo al consigliere Barione, a furia di pigiare sempre le tastiere gli è venuto il pollice verde.
Scrive in un suo post, mentendo, che le piante collocate a fine luglio in viale Roma, via vecchia Sovereto, via Favale, via Campo sportivo, presso le nuove aiuole spartitraffico agli imbocchi del nuovo sottopasso, sono tutte secche.
Ovviamente la colpa è del sottoscritto, assessore al verde pubblico, che non avrebbe innaffiato o non avrebbe previsto l'impegno di spesa ulteriore per nuove innaffiature, come se fosse compito dell'assessore e non degli uffici, quindi altra menzogna.
Vorrei rassicurare il neo pollice verde che le innaffiature sono state effettuate quasi quotidianamente con importante impegno di risorse umane ed economiche, ancora da consolidare.
Al pollice verde evidentemente non è piaciuto che l'attuale amministrazione abbia previsto di piantare oltre 1500 piante di varietà diverse e al contrario di quello che scrive il consigliere e di quanto sia stata la sua azione in passato, giornalmente e settimanalmente i tecnici e il fornitore hanno effettuato sopralluoghi per capire come intervenire al meglio.
Delle 350 piante di varietà Oleandro ubicate nello spartitraffico di viale Roma, non c'è una sola pianta che possiamo ritenere secca.
Delle quasi 400 piante Agapanthus situate nella zona retrostante il campo sportivo più le varie isole di traffico nella stessa zona, non c'è una sola pianta secca o che non abbia attecchito.
Nella zona di via Favale sono state piantate 350 piante tipologia lavandula, di queste
ci sono circa 30 piante che non hanno attecchito e verranno rimpiazzate appena le giornate saranno più fredde.
Mentre le circa 400 piante di Locinera ubicate presso le isole spartitraffico, pista ciclabile in via vecchia Sovereto, sono state tutte controllate una ad una, ed hanno certamente sofferto il forte caldo e la totale assenza di pioggie, ma in ripresa. Questo ci dicono i tecnici.
Quando abbiamo deciso di arricchire Terlizzi con tutte queste piante, già ci era stato preannunciato che sarebbe stato normale, fisiologico, che alcune piante non avrebbero attecchito.
Certamente non staremo fermi solo per la paura di sbagliare, o per il timore di polemiche sterili, andremo avanti con perseveranza come stiamo facendo in viale Roma, nelle aiuole della Villa, dove nelle settimane scorse abbiamo fatto piantare circa un centinaio di piante di natura diversa.
O come abbiamo iniziato nello spazio verde antistante al Palafiori dove a partire da ieri sono iniziati i lavori che vedranno piantati altri 14 alberi e oltre 1000 piante di essenze differenti, ma di questo parleremo nei prossimi giorni.
Siamo costantemente impegnati per raggiungere l'obiettivo di piantare più alberi e più piante nella nostra città.
La disonestà intellettuale la lasciamo agli altri».