Videosorveglianza, il Comune di Terlizzi scioglie appalto
Gemmato: «Non ci fermiamo, realizzeremo il progetto»
sabato 9 aprile 2022
«Il progetto relativo all'impianto di videosorveglianza è ancora incompleto. La ditta appaltatrice dei lavori, dopo aver realizzato quasi il 98% dei lavori previsti, non si è più presentata sul cantiere, ha trasferito nella sua sede (in provincia di Cosenza) le restanti apparecchiature tecnologiche costate al Comune centinaia di migliaia di euro, ha smesso di rispondere alle richieste di ripresa lavori e si è ripetutamente rifiutata di ottemperare agli ordini di servizio disposti dal direttore dei lavori».
È amarissimo il racconto che il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, ha pubblicato sui social network rispetto a quanto accaduto con la società che aveva avuto in gestione gli impianti di videosorveglianza in città.
«Siamo riusciti ad ottenere - spiega ancora il primo cittadino - il finanziamento relativo al "sistema di monitoraggio del territorio", abbiamo anche stanziato risorse economiche del Bilancio comunale in questo progetto, affrontato con determinazione tante difficoltà fino ad arrivare al quasi completamento del sistema. Però poi ecco, all'improvviso, dietro l'angolo, l'imprevisto».
«Abbiamo fatto tutto il possibile - aggiunge Gemmato - per comprendere le ragioni della ditta appaltatrice, ma non ci sono risultate fondate. C'è stata negli ultimi mesi una trafila di riunioni e una lunghissima corrispondenza, relazioni tecniche sullo stato dei fatti, telefonate incrociate, sopralluoghi, cronoprogrammi rimodulati e adeguati alle varie esigenze tecniche, inviti a riprendere i lavori e ordini di servizio rimasti senza risposta. Ogni tentativo di individuare una soluzione non ha trovato l'esito che volevamo. E sì - commenta - succede anche questo quando si governa una Città», commenta amarissimo.
Il primo cittadino ha poi rivolto una stoccata alle opposizioni, che avrebbero in qualche volta praticato strategie populiste: «Hai voglia a scrivere sui social che la videosorveglianza non funziona: chi governa una comunità ha il compito di individuare soluzioni e utilizzare al meglio le risorse pubbliche. Noi questo progetto della videosorveglianza lo vogliamo realizzare e lo realizzeremo. Non ci è rimasta altra scelta se non quella di staccare la spina al contratto che ci legava con l'azienda appaltatrice», rimarca Gemmato.
Ninni Gemmato evidenzia anche come alla dita sia stata intimata la riconsegna delle aree di cantiere, del materiale di proprietà comunale in giacenza nei magazzini e la consegna dello stato di fatto di quanto realizzato «comprese le certificazioni di materiali ed impianti».
La società appaltataria avrà 20 giorni di tempo per l'esecuzione di quanto disposto dall'amministrazione comunale, dopodiché il comune agirà d'ufficio.
«Quel che è certo è che non ci fermeremo. Terlizzi avrà l'impianto di videosorveglianza».
È amarissimo il racconto che il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, ha pubblicato sui social network rispetto a quanto accaduto con la società che aveva avuto in gestione gli impianti di videosorveglianza in città.
«Siamo riusciti ad ottenere - spiega ancora il primo cittadino - il finanziamento relativo al "sistema di monitoraggio del territorio", abbiamo anche stanziato risorse economiche del Bilancio comunale in questo progetto, affrontato con determinazione tante difficoltà fino ad arrivare al quasi completamento del sistema. Però poi ecco, all'improvviso, dietro l'angolo, l'imprevisto».
«Abbiamo fatto tutto il possibile - aggiunge Gemmato - per comprendere le ragioni della ditta appaltatrice, ma non ci sono risultate fondate. C'è stata negli ultimi mesi una trafila di riunioni e una lunghissima corrispondenza, relazioni tecniche sullo stato dei fatti, telefonate incrociate, sopralluoghi, cronoprogrammi rimodulati e adeguati alle varie esigenze tecniche, inviti a riprendere i lavori e ordini di servizio rimasti senza risposta. Ogni tentativo di individuare una soluzione non ha trovato l'esito che volevamo. E sì - commenta - succede anche questo quando si governa una Città», commenta amarissimo.
Il primo cittadino ha poi rivolto una stoccata alle opposizioni, che avrebbero in qualche volta praticato strategie populiste: «Hai voglia a scrivere sui social che la videosorveglianza non funziona: chi governa una comunità ha il compito di individuare soluzioni e utilizzare al meglio le risorse pubbliche. Noi questo progetto della videosorveglianza lo vogliamo realizzare e lo realizzeremo. Non ci è rimasta altra scelta se non quella di staccare la spina al contratto che ci legava con l'azienda appaltatrice», rimarca Gemmato.
Ninni Gemmato evidenzia anche come alla dita sia stata intimata la riconsegna delle aree di cantiere, del materiale di proprietà comunale in giacenza nei magazzini e la consegna dello stato di fatto di quanto realizzato «comprese le certificazioni di materiali ed impianti».
La società appaltataria avrà 20 giorni di tempo per l'esecuzione di quanto disposto dall'amministrazione comunale, dopodiché il comune agirà d'ufficio.
«Quel che è certo è che non ci fermeremo. Terlizzi avrà l'impianto di videosorveglianza».