Vigilanza ambientale: la Regione paga gli operatori ma ritarda l'assegnazione dei compiti
Interrogazione del Movimento Cinque Stelle
mercoledì 12 dicembre 2018
7.30
Ottenere risposte sull'annosa questione degli operatori del corpo di vigilanza ambientale che vengono pagati ma che non hanno la possibilità di operare a causa di un inspiegabile ritardo della Regione che, nonostante le previsioni di legge, non ha ancora assegnato i lavori nel rispetto delle funzioni stabilite. Questo l'oggetto di un'audizione dell'assessore all'ambiente Stea, dell'assessore al Personale e Organizzazione Antonio Nunziante e dei dirigenti coinvolti nella vicenda, richiesta dai consiglieri M5S Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Grazia Di Bari e Antonella Laricchia.
La legge del Consiglio Regionale 37/2015 assegna, infatti, alla Regione Puglia le funzioni di controllo e vigilanza ambientale, oltre che rurale. La stessa legge prevede l'istituzione di un corpo di vigilanza regionale assegnato alle funzioni non fondamentali delle province. E' stato anche approvato il Regolamento n. 4/2018 che disciplina e rende operativo il Nucleo di Vigilanza Ambientale per l'espletamento delle funzioni regionali di controllo e vigilanza ambientale, nonché per l'esercizio delle medesime funzioni, ma con la mancata attuazione di tutte le necessarie e opportune procedure per rendere pienamente operativa la Sezione di vigilanza ambientale.
"E' assurdo che - spiegano i cinquestelle - anche alla luce dei numerosi furti e atti criminosi a danno degli agricoltori pugliesi, la Regione disponga di personale di vigilanza che viene pagato ma che non viene messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito a tutela del territorio. E' quantomai necessario che la Regione assegni al più presto dei compiti specifici a questo personale le cui funzioni sono già state definite nel disegno di legge di riordino, affinché possano diventare al più presto operativi. Dal canto nostro - concludono - chiederemo delle risposte alla Giunta nel corso di queste audizioni e continueremo ad insistere fino a quando questa situazione non sarà risolta."
La legge del Consiglio Regionale 37/2015 assegna, infatti, alla Regione Puglia le funzioni di controllo e vigilanza ambientale, oltre che rurale. La stessa legge prevede l'istituzione di un corpo di vigilanza regionale assegnato alle funzioni non fondamentali delle province. E' stato anche approvato il Regolamento n. 4/2018 che disciplina e rende operativo il Nucleo di Vigilanza Ambientale per l'espletamento delle funzioni regionali di controllo e vigilanza ambientale, nonché per l'esercizio delle medesime funzioni, ma con la mancata attuazione di tutte le necessarie e opportune procedure per rendere pienamente operativa la Sezione di vigilanza ambientale.
"E' assurdo che - spiegano i cinquestelle - anche alla luce dei numerosi furti e atti criminosi a danno degli agricoltori pugliesi, la Regione disponga di personale di vigilanza che viene pagato ma che non viene messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito a tutela del territorio. E' quantomai necessario che la Regione assegni al più presto dei compiti specifici a questo personale le cui funzioni sono già state definite nel disegno di legge di riordino, affinché possano diventare al più presto operativi. Dal canto nostro - concludono - chiederemo delle risposte alla Giunta nel corso di queste audizioni e continueremo ad insistere fino a quando questa situazione non sarà risolta."