Voce unanime delle Istituzioni: «Festa Patronale anomala, la Città si è unita idealmente»
I pensieri di esponenti di maggioranza e opposizioni
venerdì 24 aprile 2020
14.34 A cura di Francesco Pittò
L'appena trascorso 23 aprile ovviamente è stato vissuto in un contesto emotivo particolare anche dai nostri Amministratori e dai nostri Consiglieri comunali, uomini e donne che si occupano solitamente delle vicende della nostra Città sia sotto l'aspetto politico che sociale. Ci siamo fatti raccontare l'atipica Festa Patronale dal Sindaco Ninni Gemmato, dall'Assessore Franco Tesoro, e dai Consiglieri Comunali d'opposizione Michelangelo De Chirico e Giampaolo Sigrisi.
NINNI GEMMATO
Il primo cittadino Ninni Gemmato emozionato e preso da mille impegni istituzionali, non ha voluto far mancare un suo pensiero: «Ho lavorato senza sosta fino a tarda notte, come ormai mi capita di fare ogni giorno da quando è iniziata questa emergenza. L'impegno senza riserve profuso per la mia Comunità ritengo sia il miglior modo con il quale un sindaco possa onorare le persone che in questo momento soffrono e tutti i professionisti impegnati negli ospedali ad assistere le persone malate.
Ho partecipato al Pontificale dedicato alla Madonna, è stato come approdare in un porto per ricaricare l'anima, prima di riprendere il viaggio. Tanti fronti sono aperti e non possiamo fermarci. Bisogna arginare il contagio perché il virus è sempre tra noi e uccide ancora. Allo stesso tempo stiamo mettendo a punto i nuovi criteri del terzo bando "Buono Amico", per aiutare le famiglie in difficoltà. E c'è da studiare come accompagnare le aziende, quando sarà il momento, nella ripresa in sicurezza delle loro attività. La tempesta non è finita. Ma so che la Madonna è fianco della nostra Comunità».
FRANCO TESORO
Queste le parole dell'Assessore Franco Tesoro: «Ieri è stato un giorno molto strano, sicuramente un 23 aprile da non dimenticare. Non c'è stato nessun festeggiamento alla nostra Madonna, strade vuote e pochissima gente in giro. Nessuna festa lungo la via di Sovereto che porta al Santuario, tutti i cittadini rimasti a casa. Che io ricorda è la prima volta che abbiamo assistito a tanta tristezza. L'auspicio è che il prossimo anno si possa ritornare a festeggiare».
MICHELANGELO DE CHIRICO
Michelangelo De Chirico Consigliere Comunale d'opposizione capogruppo del Partito Democratico emozionato ci dice: «Il 23 aprile scatena in tutti i terlizzesi quella doppia sensazione di sentirsi protetti dalla Mamma di Sovereto mentre si è in festa: alla sacralità della mattina segue la gioia di andare a piedi al borgo, di incontrare tutti per strada, per la campagna, nelle ville di amici o parenti, presso il Santuario, di ritrovarsi nei ricordi di quando si era più spensierati e nella consapevolezza di voler tramandare la tradizione. Questo 23 aprile dura già da un mese, perché in ogni casa, in ogni famiglia, la Madonna di Sovereto è subito diventata la Mamma consolatrice durante l'emergenza epidemiologica. Ieri, non essendoci stato alcun momento soveretiano, probabilmente è stato vissuto tutto in modo più raccolto, in preghiera. Molto ha contribuito la diretta Facebook, che ha fatto rivivere la processione e fatto partecipare alle varie Messe celebrate. Ieri ogni terlizzese ha vissuto di ricordi e di preghiera. E così è stato! Sui social si sono diffuse tante foto del vecchio e recente passato, la città si è riunita idealmente ritrovandosi nei messaggini, nei post, nei commenti, nei cuori».
GIAMPAOLO SIGRISI
Toccanti le dichiarazioni del Consigliere Comunale del Gruppo Politico 'Pasquale Vitagliano Sindaco' Giampaolo Sigrisi, cresciuto in via Sovereto a due passi dalla frazione dal Santuario: «Quella del 23 aprile e la Festa Maggiore sono le due feste più sentite da noi terlizzesi e come tali portano gioia ed allegria nei nostri cuori. Il 23 aprile, normalmente viviamo la celebrazione della Santa Messa la mattina in Cattedrale, per poi onorare la Madonna mentre percorre le strade della Città. Inoltre molti fedeli accompagnano la Madonna sino alla graziosa chiesetta di Sovereto dove resta fino ad agosto. Essendo cresciuto su via Sovereto a due passi dal Santuario, la cosa che da sempre mi è piaciuta è l'ondata di gente che si reca nella piccola frazione, con tanti gruppi di ragazzi che passano questa giornata di festa primaverile facendo una scampagnata. Vederli beatamente scherzare, giocare in spensieratezza in questa ricorrenza è bellissimo. Ecco, credo che questi punti caratterizzino questa splendida festa. Quest'anno, però, tutto questo non è stato affatto possibile, i terlizzesi non hanno potuto portare il proprio saluto alla Madonna, né recarsi a Sovereto. Mai avrei immaginato di poter vivere nell'arco della mia vita questa situazione che ha reso una festa così vivace, un momento di raccoglimento nelle proprie dimore. La nostra Protettrice farà del sacrificio di tutti i terlizzesi un motivo di liberazione da questa epidemia che, ormai, da più di 40 giorni ci sta affliggendo. Colgo questo momento per salutare tutti i miei concittadini e per complimentarmi per la disciplina con cui, con molta fatica, stanno affrontando questa inaspettata situazione. Stringiamo i denti. Ce la faremo.».