Voucher: al via per le prime sei unità del progetto ‘Studenti’
Dieci euro per ogni ora di lavoro effettivo
venerdì 8 luglio 2016
12.37
Partirà, con i primi sei ammessi a graduatoria, il primo dei due progetti per l'utilizzo di prestazioni lavorative occasionali attraverso il sistema di pagamento dei buoni lavoro, ovvero quello destinato alla realizzazione di manifestazioni culturali, custodia e sorveglianza e piccoli lavori negli uffici comunali, riservato a soli studenti non lavoratori con età superiore a 18 anni.
Al termine della scadenza per la presentazione delle domande, il 30 novembre scorso, al Comune di Terlizzi erano pervenute complessivamente 53 domande di partecipazione, sulla base delle quali gli uffici hanno stilato la graduatoria dopo verifica delle dichiarazioni rese dai candidati, in particolar modo delle certificazioni del modello ISEE, dello stato di inoccupazione, disoccupazione o mobilità e del compimento della maggiore età.
Nel frattempo, l'Ente ha provveduto ad acquistare dall'INPS i seicento buoni-voucher che occorreranno al pagamento delle prime sei unità che saranno impiegate nei prossimi giorni (il compenso da attribuire ai prestatori dei singoli progetti è stato fissato nella misura di un voucher del valore di dieci euro per ogni ora di lavoro effettivo).
«Non è la prima volta che il Comune di Terlizzi si avvale dello strumento del buono lavoro – ha commentato il Consigliere delegato ai Servizi Sociali, Pierre Parisi -. Già nello scorso anno, questa Amministrazione ha mostrato sensibilità e ha dato seguito a una serie di progetti in cui sono stati impiegati disoccupati e inoccupati. Un grazie va agli uffici che hanno dovuto applicare tutta la recente normativa in materia introdotta dal Jobs Act.
Introduzioni normative a parte, con questo provvedimento, l'Amministrazione Gemmato dà conferma della volontà di continuare ad avvalersi di questo strumento di carattere socio-assistenziale, permettendo, a chi versa in uno stato di bisogno, di rendersi utile e di guadagnare qualcosa o, se parliamo del bando riservato agli studenti, di approcciarsi al mondo del lavoro.
Ricordo anche, e qui per una questione di una precisa scelta politica, abbiamo previsto l'esclusione di quei soggetti che hanno già avuto accesso a precedente bando-voucher. Ci sembrava, in questo caso, una questione di equità e imparzialità».
Al termine della scadenza per la presentazione delle domande, il 30 novembre scorso, al Comune di Terlizzi erano pervenute complessivamente 53 domande di partecipazione, sulla base delle quali gli uffici hanno stilato la graduatoria dopo verifica delle dichiarazioni rese dai candidati, in particolar modo delle certificazioni del modello ISEE, dello stato di inoccupazione, disoccupazione o mobilità e del compimento della maggiore età.
Nel frattempo, l'Ente ha provveduto ad acquistare dall'INPS i seicento buoni-voucher che occorreranno al pagamento delle prime sei unità che saranno impiegate nei prossimi giorni (il compenso da attribuire ai prestatori dei singoli progetti è stato fissato nella misura di un voucher del valore di dieci euro per ogni ora di lavoro effettivo).
«Non è la prima volta che il Comune di Terlizzi si avvale dello strumento del buono lavoro – ha commentato il Consigliere delegato ai Servizi Sociali, Pierre Parisi -. Già nello scorso anno, questa Amministrazione ha mostrato sensibilità e ha dato seguito a una serie di progetti in cui sono stati impiegati disoccupati e inoccupati. Un grazie va agli uffici che hanno dovuto applicare tutta la recente normativa in materia introdotta dal Jobs Act.
Introduzioni normative a parte, con questo provvedimento, l'Amministrazione Gemmato dà conferma della volontà di continuare ad avvalersi di questo strumento di carattere socio-assistenziale, permettendo, a chi versa in uno stato di bisogno, di rendersi utile e di guadagnare qualcosa o, se parliamo del bando riservato agli studenti, di approcciarsi al mondo del lavoro.
Ricordo anche, e qui per una questione di una precisa scelta politica, abbiamo previsto l'esclusione di quei soggetti che hanno già avuto accesso a precedente bando-voucher. Ci sembrava, in questo caso, una questione di equità e imparzialità».