Alla scoperta di Francesco Colamesta
Intervista breve al giovane talento terlizzese che ha appena firmato per il Parma
La notizia era arrivata da Parma a mezzo social dal suo procuratore Luis Vino per poi diffondersi a macchia d'olio, come una lieta novella: Francesco Colamesta ha firmato per il Parma. Era la tarda mattinata di giovedì 12 luglio. A qualche ora di distanza dal ritorno dalla città emiliana, il quattordicenne terlizzese si racconta a TerlizziViva.
Cosa hai pensato allorquando hai tenuto in mano la penna per firmare il contratto?
Ho pensato di aver raggiunto il sogno della mia infanzia, firmare per un club di serie A.
Chi ringrazi per il traguardo raggiunto?
Ovviamente i miei genitori Floriana e Vito, il procuratore Luis Vino, mister Roberto che ha creduto tanto in me, mister Benedetto che è come un fratello maggiore, mister Marco per avermi lanciato nel campionato dei giovanissimi regionali, grazie alle società Olimpia Sacro Cuore e Real Olimpia Terlizzi. Ma una dedica particolare va a nonno Franco che mi ha seguito dovunque sin dai miei primi calci ad un pallone avvenuti quando avevo solo 5 anni, nonno materno che da ex calciatore mi ha trasmesso tanto del mondo del calcio trasferendomi quasi inconsciamente il suo talento.
Hai già degli amici a Parma,? E soprattutto, proseguirai la scuola?
Sì, ho già degli amici conosciuti durante un torneo disputato a Bologna lo scorso maggio, amici che faranno parte della mia stessa squadra, il gruppo dei giovanissimi nazionali. Certo, continuerò la scuola frequentando l'Istituto Sociosanitari.
Il tuo idolo calcistico?
Sin da piccolissimo mi è sempre piaciuto Neymar. Anche se ora mi piace e mi ispiro a Bernardeschi.
Abbiamo iniziato con i ringraziamenti, ci concediamo con quello che potrebbe avvenire. Il tuo sogno nel cassetto?
Giocare in serie A e vestire la maglia azzurra della nazionale.