CONI Puglia: «Si affronti subito la questione riapertura palestre»
Una nota del comitato regionale per supportare il riavvio dello sport di base
giovedì 25 giugno 2020
La ripresa dell'attività sportiva di base, sospesa a causa delle chiusure disposte in seguito all'emergenza epidemiologica, non può prescindere dalla necessità di ridefinire un rapporto tra lo sport e la scuola.
Sono poco più di 800 le palestre scolastiche sul territorio pugliese, pari a una copertura del 45% degli istituti (dato superiore alla media nazionale del 40%). L'utilizzo di quegli spazi è fondamentale soprattutto per la società più piccole, in quanto rappresentano i luoghi in cui si svolge la gran parte dell'attività di base. «In questo modo la scuola si trasforma in un presidio educativo e sociale del territorio, garantendo anche la pratica sportiva a prezzi accessibili», ha rimarcato il CONI Puglia.
«Il problema - spiegano ancora dal CONI - è come continuare a gestire questo rapporto scuola-mondo dello sport in vista della ripresa degli allenamenti. Il ritorno tra i banchi creerà difficoltà complesse relative agli spazi e agli orari, con il rischio da un lato di sacrificare l'educazione fisica, materia che ha pari dignità con le altre e che deve essere adeguatamente considerata nella proposta organizzativa, dall'altro di mettere in ginocchio le realtà sportive legate soprattutto alle discipline minori».
Necessario, secondo il comitato regionale, «affrontare la questione nei tempi giusti per dare in modo a tutti di organizzarsi al meglio in vista della riapertura. Altrimenti, c'è il rischio di uno stop prolungato sul territorio. Perché le competenze in materia sono varie, numerose e complesse. Interessano diversi tra enti e amministrazioni. E quando la burocrazia si mette di traverso, sono dolori».
Sono poco più di 800 le palestre scolastiche sul territorio pugliese, pari a una copertura del 45% degli istituti (dato superiore alla media nazionale del 40%). L'utilizzo di quegli spazi è fondamentale soprattutto per la società più piccole, in quanto rappresentano i luoghi in cui si svolge la gran parte dell'attività di base. «In questo modo la scuola si trasforma in un presidio educativo e sociale del territorio, garantendo anche la pratica sportiva a prezzi accessibili», ha rimarcato il CONI Puglia.
«Il problema - spiegano ancora dal CONI - è come continuare a gestire questo rapporto scuola-mondo dello sport in vista della ripresa degli allenamenti. Il ritorno tra i banchi creerà difficoltà complesse relative agli spazi e agli orari, con il rischio da un lato di sacrificare l'educazione fisica, materia che ha pari dignità con le altre e che deve essere adeguatamente considerata nella proposta organizzativa, dall'altro di mettere in ginocchio le realtà sportive legate soprattutto alle discipline minori».
Necessario, secondo il comitato regionale, «affrontare la questione nei tempi giusti per dare in modo a tutti di organizzarsi al meglio in vista della riapertura. Altrimenti, c'è il rischio di uno stop prolungato sul territorio. Perché le competenze in materia sono varie, numerose e complesse. Interessano diversi tra enti e amministrazioni. E quando la burocrazia si mette di traverso, sono dolori».