Fipav Puglia, la nostra intervista a Paolo Indiveri
Una chiacchierata per conoscere il futuro prossimo del movimento pallavolistico regionale
giovedì 4 marzo 2021
7.20
A qualche giorno dall'assemblea regionale ordinaria Fipav Puglia, in cui Paolo Indiveri è stato rieletto presidente della Fipav Puglia con 9270 voti contro i 1087 dello sfidante Stefano De Luca, il nostro quotidiano on line ha intervistato il numero uno del volley pugliese cogliendone emozioni, programmi e progetti sulla pallavolo che verrà in questo periodo storico. Indiveri sarà affiancato nel suo difficile compito dai consiglieri Micaela Cofano, Duillio Biccari, Fernado Conforti, Enzo Laricchia e Giannantonio Netti e dal revisore dei conti Leonardo Pedone.
Il quadriennio 2021-24 è molto importante per quel che verrà, sia nel mondo della pallavolo sia per l'intera comunità. Cosa sente di dire a chi lo ha votato?
«Sono molto soddisfatto per la riconferma ottenuta domenica scorsa. Non mi aspettavo la presenza di 243 società su 252. L'attiva partecipazione delle società alle operazioni di voto avvenuta in questo periodo storico mi lusinga. Per ciò che concerne la riconferma alla guida del Comitato Regionale ottenuta con l'89.50% dei voti, significa che mi è stata riconosciuta stima e fiducia. Logicamente da buoni essere umani non siamo stati perfetti nel quadriennio precedente. In particolar modo l'ultimo anno è stato difficile da gestire, cosi come lo è questo momento. Non riuscire ad incontrarsi sui campi, non riuscirsi ad interfacciarsi con le società, con gli addetti ai lavori e con gli atleti con la stessa tranquillità con cui sui si riusciva un tempo non è semplice, però insomma l'impegno è quello di essere quanto più presenti sulle varie situazioni».
Il programma del presidente Indiveri e dei suoi consiglieri?
«Riguardo al programma ovviamente andando al di là di ciò che si scrive nel programma elettorale, ovviamente lo si fa perché lo si vuole mettere in pratica, il 2021-24 sarà un quadriennio molto importante, si proverà a formare dei dirigenti manager, perché noi dirigenti dobbiamo sapere cosa andare a fare per mantenere in vita le nostre società. Perché tutto diviene ancor più importante soprattutto con riguardo alla Legge passata sulla riforma dello sport. Ovviamente punteremo con forza sui tecnici, sui dirigenti, sugli atleti e sui direttori di gara, sfruttando anche i mezzi evolutivi di questo momento storico».
Il ritorno in campo delle categorie e degli atleti regionali a quando?
«Punteremo tantissimo sul ritorno in campo attraverso il beach volley, perché ritengo che l'estate sarà il momento di sblocco di tutto. Quindi dovremo puntare sul beach sia d'alto livello, che di base. Vorremmo che le società partissero sin da subito con i camp estivi facendo quindi respirare alle bambine e a i bambini l'aria del volley».
I campionati indoor ed il futuro della serie C e della D sono nei suoi pensieri?
«Quello dei campionati è un discorso particolare. Oggi progettare non è semplice, il discorso andrebbe affrontato con oculatezza. Direi che le prossime due stagioni, 2021-22 e 2022-23, saranno anomale, ci prendiamo due anni per riportare alla normalità sia gli organici che le modalità dei campionati. Abbiamo bisogno di due stagioni e lavoreremo molto sull'attività di base, quali la Prima e Seconda Divisione, cercando di reinserire la Terza Divisione dove ve né sarà la possibilità».
Invece qual è il futuro della serie D, della Prima e della Seconda Divisione, dell'S3 e dell'under 12?
«Giovedì scorso, nell'ultimo Consiglio nazionale della Fipav, è stato approvato un progetto che prevede l'allargamento a livello nazionale di tutto il sistema del volley, ovvero della serie D e dei campionati di I, II e III Divisione e dell'S3. Per quel che concerne queste categorie, si è proposto di disputare anche la Coppa Italia.
Coppa che ovviamente partirà dalle fasi regionali, per poi arrivare alla finale nazionale che sarà organizzata dalla stessa Federazione. Facciamo un esempio pratico: alla Coppa Italia di serie D potranno parteciparvi tutte le società che hanno acquisito diritto sportivo nella stagione 2020-21. Questo vale anche per l'S3 e i tre campionati di divisione. Abbiamo già girato tutto al Coni e se verrà approvato, lo inseriremo nel regolamento. Quanto alla manifestazione, approderanno tutte le vincitrici della fase regionale. Non è escluso inoltre che questa competizione possa divenire un appuntamento fisso e che sin da questa stagione possa permettere un'integrazione nel campionato di categoria superiore alla vincitrice della stessa».
L'INTERVISTA
Presidente, innanzitutto complimenti per la riconferma ed in bocca al lupo dalla Terlizzi pallavolistica e sportiva e dalla redazione di TerlizziViva (che la ringrazia per l'esclusiva) a lei all'intero. Buon lavoro a lei ed ai presidenti dei comitati provinciali.Il quadriennio 2021-24 è molto importante per quel che verrà, sia nel mondo della pallavolo sia per l'intera comunità. Cosa sente di dire a chi lo ha votato?
«Sono molto soddisfatto per la riconferma ottenuta domenica scorsa. Non mi aspettavo la presenza di 243 società su 252. L'attiva partecipazione delle società alle operazioni di voto avvenuta in questo periodo storico mi lusinga. Per ciò che concerne la riconferma alla guida del Comitato Regionale ottenuta con l'89.50% dei voti, significa che mi è stata riconosciuta stima e fiducia. Logicamente da buoni essere umani non siamo stati perfetti nel quadriennio precedente. In particolar modo l'ultimo anno è stato difficile da gestire, cosi come lo è questo momento. Non riuscire ad incontrarsi sui campi, non riuscirsi ad interfacciarsi con le società, con gli addetti ai lavori e con gli atleti con la stessa tranquillità con cui sui si riusciva un tempo non è semplice, però insomma l'impegno è quello di essere quanto più presenti sulle varie situazioni».
Il programma del presidente Indiveri e dei suoi consiglieri?
«Riguardo al programma ovviamente andando al di là di ciò che si scrive nel programma elettorale, ovviamente lo si fa perché lo si vuole mettere in pratica, il 2021-24 sarà un quadriennio molto importante, si proverà a formare dei dirigenti manager, perché noi dirigenti dobbiamo sapere cosa andare a fare per mantenere in vita le nostre società. Perché tutto diviene ancor più importante soprattutto con riguardo alla Legge passata sulla riforma dello sport. Ovviamente punteremo con forza sui tecnici, sui dirigenti, sugli atleti e sui direttori di gara, sfruttando anche i mezzi evolutivi di questo momento storico».
Il ritorno in campo delle categorie e degli atleti regionali a quando?
«Punteremo tantissimo sul ritorno in campo attraverso il beach volley, perché ritengo che l'estate sarà il momento di sblocco di tutto. Quindi dovremo puntare sul beach sia d'alto livello, che di base. Vorremmo che le società partissero sin da subito con i camp estivi facendo quindi respirare alle bambine e a i bambini l'aria del volley».
I campionati indoor ed il futuro della serie C e della D sono nei suoi pensieri?
«Quello dei campionati è un discorso particolare. Oggi progettare non è semplice, il discorso andrebbe affrontato con oculatezza. Direi che le prossime due stagioni, 2021-22 e 2022-23, saranno anomale, ci prendiamo due anni per riportare alla normalità sia gli organici che le modalità dei campionati. Abbiamo bisogno di due stagioni e lavoreremo molto sull'attività di base, quali la Prima e Seconda Divisione, cercando di reinserire la Terza Divisione dove ve né sarà la possibilità».
Invece qual è il futuro della serie D, della Prima e della Seconda Divisione, dell'S3 e dell'under 12?
«Giovedì scorso, nell'ultimo Consiglio nazionale della Fipav, è stato approvato un progetto che prevede l'allargamento a livello nazionale di tutto il sistema del volley, ovvero della serie D e dei campionati di I, II e III Divisione e dell'S3. Per quel che concerne queste categorie, si è proposto di disputare anche la Coppa Italia.
Coppa che ovviamente partirà dalle fasi regionali, per poi arrivare alla finale nazionale che sarà organizzata dalla stessa Federazione. Facciamo un esempio pratico: alla Coppa Italia di serie D potranno parteciparvi tutte le società che hanno acquisito diritto sportivo nella stagione 2020-21. Questo vale anche per l'S3 e i tre campionati di divisione. Abbiamo già girato tutto al Coni e se verrà approvato, lo inseriremo nel regolamento. Quanto alla manifestazione, approderanno tutte le vincitrici della fase regionale. Non è escluso inoltre che questa competizione possa divenire un appuntamento fisso e che sin da questa stagione possa permettere un'integrazione nel campionato di categoria superiore alla vincitrice della stessa».