Francesca Veneto si racconta: gli alti e i bassi della giovane atleta terlizzese

"Avere una pista è importante, ma se c'è la passione qualsiasi posto è quello giusto”

lunedì 17 agosto 2015 6.43
A cura di Carmela Rubini
"Ho sempre amato correre, è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o contro vento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni". Ci accoglie con questa citazione di Jesse Owens, atleta statunitense dei primi del Novecento, l'appena sedicenne terlizzese Francesca Veneto che di questo campo inizia a conoscere segreti e trucchi, dopo aver battuto con la sua squadra il record pugliese nella staffetta 4x100 lo scorso Giugno.

Francesca ha iniziato a correre sin da bambina: "amavo sfidare nella corsa i miei cugini e ogni volta mi accorgevo di essere la più veloce e questo mi divertiva". Presto, quello che sembrava un puro gioco, è diventata una passione da coltivare a livelli più alti: dopo la prima gara di atletica leggera di appena un kilt erro tenutasi nella sua Terlizzi, ha avuto l'occasione di affacciarsi all'agonismo.

Dalle poche battute che abbiamo scambiato con lei, Francesca ha dimostrato di avere un gran cuore e tanta umiltà: un passepartout per il suo futuro in questo mondo. "La gara che non dimenticherò mai è quella dei 1000 mt su pista cadette, durante la quale corsi con la febbre: quel giorno mi sentivo debole ma a vedermi c'era uno zio che non incontravo da anni e al quale sono molto legata. Non so bene cosa mi abbia dato la forza di passare con uno scatto improvviso dalla quinta posizione alla prima, vincendo la gara." A momenti di grande soddisfazione, però, spesso corrispondono altri di grande sconforto come l'abbandono della prima posizione e in gara per un improvviso calo di pressione. Non per questo però, ha perso la voglia di correre ed oggi ci assicura di essere in gran forma.

"Sogno come tutti i miei compagni di squadra di poter partecipare a competizioni di alto livello, come Europei e Mondiali, ma per ora la mia concentrazione è puntata sulle nazionali e sul migliorare i miei tempi. La corsa è un modo bellissimo per fare nuove conoscenze, per sfogarsi, migliorarsi, stare a contatto con la natura, pensare, respirare forte, divertirsi e capire l' importanza dei nostri sforzi. Avere una pista è importante, ma se c'è la passione allora qualsiasi posto è quello giusto", con queste parole si è congedata, in attesa di belle novità per la stagione sportiva che sta per iniziare.