Il diesse terlizzese Ninni De Nicolo saluta la Tonno Callipo Vibo Valentia
Emozionante lettera del Direttore Sportivo che lascia la Calabria dopo 5 anni
mercoledì 31 maggio 2023
1.09
A sedici giorni da gara 3 della serie delle finali playoff, con cui la sua Tonno Callipo Vibo Valentia rifilava il terzo 3-0 (25-18, 25-17, 25-18) all'Agnelli Piesse Bergamo, festeggiando il triplete stagionale e soprattutto il ritorno in Superlega e ad otto giorni dall'annuncio del patron del sodalizio calabrese, il cav. Filippo Callipo, di voler rinunciare, proprio a 30 anni dalla fondazione del sodalizio, anche il direttore sportivo, il terlizzese Ninni De Nicolo, lascia il suo incarico.
Riportiamo integralmente la commovente lettera (Francesco Pittò).
La lettera datata 30 maggio del diesse terlizzese Ninni De Nicolo
«Ciao Vibo, …ho deciso di scrivervi questa lettera perché come ben sapete sono una persona molto emotiva. Quando ho intrapreso questa fantastica esperienza nel 2018 non sapevo bene a cosa sarei andato incontro ma da quel momento la Tonno Callipo mi è entrata nel cuore. In queste 5 stagioni vissute al massimo dove ho dato tutto me stesso per questo club, abbiamo ottenuto 2 salvezze una qualificazione ai playoff (record di vittorie e piazzamento in serie A1) una triste retrocessione e vissuto un fantastico Triplete nell'ultima stagione momenti che rimarranno per sempre impressi nella mia testa e nel mio cuore. Non posso dimenticare e non citare le partite memorabili come la vittoria ottenuta a Civitanova contro i campioni d'Italia per 3-1 del 15 novembre 2020, la vittoria per 3-0 a Modena nel tempio del volley del 6 dicembre 2020 e l'incredibile cavalcata di questa stagione: Coppa Italia, Supercoppa e Campionato.
Sicuramente avrò commesso degli errori, in buona fede. Purtroppo, le cose non sempre vanno come ognuno di noi desidera soprattutto nella pallavolo, ma quello che posso garantirvi è che ho sempre agito con la massima onestà e sempre per il bene della Tonno Callipo volley. Desidero ringraziare il Presidente Callipo che ha sempre creduto in me. Mi ha regalato un rapporto sempre leale, si è dispensato in consigli di vita di cui farò tesoro. Una persona speciale che ha fatto tanto per questa società, città e regione. Vorrei ringraziare il Vicepresidente Filippo Maria Callipo per le nostre lunghe chiacchierate e la fiducia incondizionata concessami. Allo stesso tempo ringraziare la Signora Cinzia e Giacinto sempre disponibili e affezionati alle sorti della squadra. Sin dal primo giorno mi hanno accolto con entusiasmo, facendomi sentire uno di Famiglia.Volevo ringraziare l'immortale Giuseppe De Fina per avermi sopportato e supportato tutti i giorni in questi 5 anni; il nostro rapporto non è iniziato al meglio ma è finito nel migliore dei modi con fedeltà, fiducia e stima reciproca. I tuoi occhi lucidi sono stati tanta roba. Non posso dimenticare tutti quelli che mi hanno affiancato durante questo lungo viaggio, dirigenti, allenatori, giocatori, fisioterapisti, medici, preparatori, collaboratori, il settore giovanile e i custodi che si sono susseguiti in questi anni.
Un grazie particolare voglio rivolgerlo a tutti gli atleti, allenatori e staff di questa fantastica ultima stagione del triplete: siete stati tanta roba!!! Grazie per quello che mi avete trasmesso. Nel bene e nel male siamo stati un gruppo di uomini veri, uniti e allineati verso la meta da raggiungere. Vincere non è mai scontato e per farlo ci vuole anche quello che abbiamo vissuto tutti insieme in questi lunghissimi 10 mesi. E abbiamo vinto tutto. Cambierò il poster nella mia camera. Un grazie, concedetemelo, va a tutti voi, tifosi della Fossa, a quelli che ci sono sempre stati nei momenti belli e in quelli meno belli. Adesso è arrivato il momento di andare. Fa parte della carriera di un atleta, allenatore e dirigente. I cicli sportivi nascono, si sviluppano e regalano soddisfazioni, a volte delusioni e poi inevitabilmente finiscono. Nulla è eterno. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un'ultima volta è triste.
Perché non saluto una società che mi ha voluto bene e appoggiato in questi 5 anni, pieni di tanta pallavolo, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze. Saluto una famiglia, la mia avventura è stata un insieme di cose che ognuno si porta dentro di sé come un bagaglio di crescita personale e professionale. E' stato un lungo viaggio pieno di tante cose belle e brutte. Come i bei tramonti che mi ha regalato questa cittadina e come i giorni di tanta pioggia».
Riportiamo integralmente la commovente lettera (Francesco Pittò).
La lettera datata 30 maggio del diesse terlizzese Ninni De Nicolo
«Ciao Vibo, …ho deciso di scrivervi questa lettera perché come ben sapete sono una persona molto emotiva. Quando ho intrapreso questa fantastica esperienza nel 2018 non sapevo bene a cosa sarei andato incontro ma da quel momento la Tonno Callipo mi è entrata nel cuore. In queste 5 stagioni vissute al massimo dove ho dato tutto me stesso per questo club, abbiamo ottenuto 2 salvezze una qualificazione ai playoff (record di vittorie e piazzamento in serie A1) una triste retrocessione e vissuto un fantastico Triplete nell'ultima stagione momenti che rimarranno per sempre impressi nella mia testa e nel mio cuore. Non posso dimenticare e non citare le partite memorabili come la vittoria ottenuta a Civitanova contro i campioni d'Italia per 3-1 del 15 novembre 2020, la vittoria per 3-0 a Modena nel tempio del volley del 6 dicembre 2020 e l'incredibile cavalcata di questa stagione: Coppa Italia, Supercoppa e Campionato.
Sicuramente avrò commesso degli errori, in buona fede. Purtroppo, le cose non sempre vanno come ognuno di noi desidera soprattutto nella pallavolo, ma quello che posso garantirvi è che ho sempre agito con la massima onestà e sempre per il bene della Tonno Callipo volley. Desidero ringraziare il Presidente Callipo che ha sempre creduto in me. Mi ha regalato un rapporto sempre leale, si è dispensato in consigli di vita di cui farò tesoro. Una persona speciale che ha fatto tanto per questa società, città e regione. Vorrei ringraziare il Vicepresidente Filippo Maria Callipo per le nostre lunghe chiacchierate e la fiducia incondizionata concessami. Allo stesso tempo ringraziare la Signora Cinzia e Giacinto sempre disponibili e affezionati alle sorti della squadra. Sin dal primo giorno mi hanno accolto con entusiasmo, facendomi sentire uno di Famiglia.Volevo ringraziare l'immortale Giuseppe De Fina per avermi sopportato e supportato tutti i giorni in questi 5 anni; il nostro rapporto non è iniziato al meglio ma è finito nel migliore dei modi con fedeltà, fiducia e stima reciproca. I tuoi occhi lucidi sono stati tanta roba. Non posso dimenticare tutti quelli che mi hanno affiancato durante questo lungo viaggio, dirigenti, allenatori, giocatori, fisioterapisti, medici, preparatori, collaboratori, il settore giovanile e i custodi che si sono susseguiti in questi anni.
Un grazie particolare voglio rivolgerlo a tutti gli atleti, allenatori e staff di questa fantastica ultima stagione del triplete: siete stati tanta roba!!! Grazie per quello che mi avete trasmesso. Nel bene e nel male siamo stati un gruppo di uomini veri, uniti e allineati verso la meta da raggiungere. Vincere non è mai scontato e per farlo ci vuole anche quello che abbiamo vissuto tutti insieme in questi lunghissimi 10 mesi. E abbiamo vinto tutto. Cambierò il poster nella mia camera. Un grazie, concedetemelo, va a tutti voi, tifosi della Fossa, a quelli che ci sono sempre stati nei momenti belli e in quelli meno belli. Adesso è arrivato il momento di andare. Fa parte della carriera di un atleta, allenatore e dirigente. I cicli sportivi nascono, si sviluppano e regalano soddisfazioni, a volte delusioni e poi inevitabilmente finiscono. Nulla è eterno. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un'ultima volta è triste.
Perché non saluto una società che mi ha voluto bene e appoggiato in questi 5 anni, pieni di tanta pallavolo, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze. Saluto una famiglia, la mia avventura è stata un insieme di cose che ognuno si porta dentro di sé come un bagaglio di crescita personale e professionale. E' stato un lungo viaggio pieno di tante cose belle e brutte. Come i bei tramonti che mi ha regalato questa cittadina e come i giorni di tanta pioggia».