È il giorno di Luca Mazzone

Alle 20.00 il campionissimo terlizzese sarà il portabandiera dell'Italia alla cerimonia d'apertura delle Paralimpiadi di Parigi 2024

mercoledì 28 agosto 2024
A cura di Francesco Pittò
Alle 20.00 di questa sera, mercoledì 28 agosto 2024, la maggior parte dei terlizzesi, compreso il sindaco Michelangelo De Chirico, saranno sintonizzati su Rai 2 per seguire la cerimonia d'apertura dell'edizione numero 17 delle Paralimpiadi, che di disputeranno a Parigi, per vivere una pagina storica per la città di Terlizzi con Luca Mazzone che sarà il portabandiera dell'Italia insieme ad Ambra Sabatini. A poche ore dall'evento abbiamo sentito il campionissimo nato nella città dei fiori 53 anni fa.

Quali sono i tuoi sogni e le tue emozioni alla vigilia della cerimonia di apertura delle Paparlimpiadi di Parigi?
«Io questa Olimpiade l'ho vinta ed ho vinto di parecchio. Ho vinto perché oltre ha raggiungere l'ambito traguardo della sesta Paralimpiade ed oltre ad essere l'handbiker con più titoli mondiali, ben 18, ho avuto l'onore di essere insignito dal Comitato Italiano Paralimpico quale portabandiera».

Passando alle competizioni, quali sono le tue aspettative?
«Per quel che riguarda le gare che mi vedranno competere dal 4 al 7 settembre, ovviamente ho lavorato e mi sono allenato per una medaglia, ma allo stesso tempo sono consapevole che bisogna accontentarsi, non perché sono appagato, anzi tutt'altro, ma ci sono atleti giovani pronti al cambio generazionale. Siamo qui a giocarcela, bisogna affrontare gli appuntamenti l'uno dopo l'altro e dopo saremo qua a raccontare ciò che è successo. Sicuramente Parigi 2024 sarà un'esperienza da raccontare».

Sei alla sesta Paralimpiade, un vero record. Qual è il suggerimento di Luca Mazzone ai giovani che si avvicinano al mondo dello sport?
«Spero che la mia carriera diventi un esempio per i più giovani, disabili e non. I sogni si possono realizzare. Io da bambino, ispirandomi a Mennea, sognavo di partecipare alle Olimpiadi oppure ad un Mondiale di calcio. Poi successivamente, prima nel nuoto e poi nell'handbike, con tanto lavoro e sacrificio e mettendoci tanta passione sono arrivato alla mia sesta Paralimpiade. Non male direi».