Il terlizzese Donato Grieco completa la Maratona di New York
Il racconto della sua emozionante e faticosa esperienza a stelle e strisce
mercoledì 13 novembre 2024
15.29
Non solo Paolo Leonetti e sua moglie (molfettese) Lidia Panunzio alla Maratona di New York svoltasi due settimane fa, ma anche un altro terlizzese è riuscito a tagliare il prestigioso traguardo nella Grande Mela.
Sul tracciato degli oltre 42 km della megalopoli americana c'era anche Donato Grieco, che ci ha voluto raccontare la sua esperienza a stelle e strisce.
«È stata - ci ha scritto - un'avventura conclusa e portata a termine con grande soddisfazione. Per me, giovane terlizzese, è stato un traguardo che va oltre la gara in sé, un progetto in cui mi sono immerso con lo stesso spirito di resilienza e disciplina che applico nelle sfide lavorative quotidiane. Meno dell'1% della popolazione mondiale completa almeno una maratona nella propria vita, e per me, cittadino di Terlizzi, è un motivo di grande orgoglio essere tra questi. Aver affrontato proprio la Maratona di New York, con il suo pubblico travolgente e la sua atmosfera iconica, è stata un'esperienza unica e indimenticabile.
La maratona - ha teso quindi a precisare il maratoneta -, proprio come un'impresa, non inizia il giorno della gara ma nei mesi di preparazione e sacrificio. Ogni allenamento, ogni passo verso l'obiettivo, richiede una visione a lungo termine e una forte determinazione, insegnandomi quanto sia importante mantenere il focus e la perseveranza, sia nello sport che nel lavoro. È stata un'esperienza che mi ha permesso di crescere e che mi auguro possa ispirare anche altri membri della nostra comunità», è stata la sua conclusione pienamente condivisibile.
Il suo ci è sembrato come un manifesto di intenti da applicare ad ogni ambito della vita ed è un esempio da seguire. Le emozioni si sono mescolate ad indicibile fatica, ma tagliare quel traguardo è valso molto più di un piazzamento chissà dove in graduatoria generale.
Sul tracciato degli oltre 42 km della megalopoli americana c'era anche Donato Grieco, che ci ha voluto raccontare la sua esperienza a stelle e strisce.
«È stata - ci ha scritto - un'avventura conclusa e portata a termine con grande soddisfazione. Per me, giovane terlizzese, è stato un traguardo che va oltre la gara in sé, un progetto in cui mi sono immerso con lo stesso spirito di resilienza e disciplina che applico nelle sfide lavorative quotidiane. Meno dell'1% della popolazione mondiale completa almeno una maratona nella propria vita, e per me, cittadino di Terlizzi, è un motivo di grande orgoglio essere tra questi. Aver affrontato proprio la Maratona di New York, con il suo pubblico travolgente e la sua atmosfera iconica, è stata un'esperienza unica e indimenticabile.
La maratona - ha teso quindi a precisare il maratoneta -, proprio come un'impresa, non inizia il giorno della gara ma nei mesi di preparazione e sacrificio. Ogni allenamento, ogni passo verso l'obiettivo, richiede una visione a lungo termine e una forte determinazione, insegnandomi quanto sia importante mantenere il focus e la perseveranza, sia nello sport che nel lavoro. È stata un'esperienza che mi ha permesso di crescere e che mi auguro possa ispirare anche altri membri della nostra comunità», è stata la sua conclusione pienamente condivisibile.
Il suo ci è sembrato come un manifesto di intenti da applicare ad ogni ambito della vita ed è un esempio da seguire. Le emozioni si sono mescolate ad indicibile fatica, ma tagliare quel traguardo è valso molto più di un piazzamento chissà dove in graduatoria generale.