Il terlizzese Pietro Antonio Tamborra ventiquattresimo alla Maratona internazionale di Verona

Il classe '87 in forza alla Free Runners Molfetta ha chiuso con il tempo di 2h 44' 24'' una gara costellata dalla pioggia e dal forte vento

mercoledì 20 novembre 2019
A cura di Francesco Pittò
Nella 18ª edizione della Maratona Internazionale di Verona, svoltasi la scorsa domenica, vi è da segnalare il 24° posto assoluto (ottavo della categoria seniores maschile) tra gli 8000 partecipanti, del terlizzese Pietro Antonio Tamborra.

Il classe '87 in forza alla Free Runners Molfetta ha chiuso la gara svoltasi in terra scaligera con il tempo di 2h 44' 24''. A dare ancora più valore al tempo segnato al traguardo della gara vinta dal keniota Jonathan Cheruiyot Kipkoche vi sono tre elementi: il primo che si tratta del record societario storico, il secondo che il runner terlizzese era all'esordio assoluto in una maratona e il terzo che la maratona veneta è stata costellata da una pioggia intensa e dal forte vento.

L'atleta terlizzese in esclusiva per TerlizziViva racconta: «Ho iniziato a correre nel 2016 e sono seguito da mister Antonio Zaccheo di Palo del colle. Con lui ho ottenuto ottimi risultati su diverse distanze: 10 km su strada, mezza maratona e maratona in cui ho esordito domenica scorsa». Continuando Pietro Antonio ci parla delle sue gare stagionali e dei suoi progetti futuri: «Solitamente non pianifichiamo il numero di gare annue perché ci basiamo su obiettivi da raggiungere. Un obiettivo a lungo termine è quello di correre più a lungo possibile allenandomi con criterio e cercando di ottenere discreti risultati».

Parlando del mondo del mezzofondo e del fondo, il runner emozionato invita a praticare questo sport: «Il mio motto è insegui il tuo sogno, non fermarti mai. La corsa è uno sport che può essere praticato da tutti perché è indicato per socializzare, per mantenere uno stato di forma ottimale, per scaricare lo stress e per raggiungere obiettivi che si traducono in soddisfazioni personali. Quindi allacciate le scarpe e cominciate a correre», è stata la sua conclusione entusiasta.