La Federazione Italiana Pallavolo dichiara conclusa la stagione 2019-20
Francesco Pittò: «Invito ed esorto tutti ad attenerci alle regole, tanto il destino ci restituirà quello che ci ha tolto»
giovedì 9 aprile 2020
07.00
«La Federazione Italiana Pallavolo, dopo un'attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19 (coronavirus), che sta interessando il territorio italiano e gli stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria. La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.
È stata inoltre dichiarata conclusa tutta l'attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley. La Fipav è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all'interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l'attività sportiva in condizioni di completa sicurezza. Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza».
Così recita il comunicato stampa federale. Terminata dunque la stagione pallavolistica e il sogno promozione sul campo della New Volley di serie C femminile e della Doni Bomboniere Terlizzi di serie D maschile. Dopo il comunicato della Federazione Italiana Pallavolo e la drastica e giustificata decisione, abbiamo intervistato il dirigente storico del volley terlizzese nonché nostro collaboratore Francesco Pittò.
Quali reazioni ci sono state in seno alla prima squadra del volley terlizzese con riferimento allo stop forzato?
«Ovviamente per un gruppo coeso come il nostro è stata una gran botta, sia sotto l'aspetto sportivo che sotto l'aspetto prettamente umano, visto che i ragazzi della serie D sono una squadra, ma soprattutto sono un gruppo di amici che vivono la loro amicizia al di fuori della palestra. Per chi è abituato ad allenarsi e a stare insieme è dura, nessuno si aspettava questa bruttissima situazione ma logicamente ci si è adeguati alle normative del Coni, della Fipav e a tutti i D.P.C.M. Non dimentichiamoci che per salvaguardare la salute dei miei atleti per due settimane al 'PalaFiori' ci si è allenati a porte chiuse e, cosa ancor più importante, successivamente il patron Nicola Fracchiolla ha bloccato le sedute di allenamento sin da domenica 8 marzo, anticipando in un certo qual modo il primo Decreto Ministeriale».
Successivamente la Fipav ha dapprima fermato i campionati e poi, notizia di ieri, li ha conclusi definitivamente. Quali sono le tue considerazioni visto che, sia al maschile sia al femminile, si veleggiava nelle zone alte della classifica?
«Purtroppo il destino ha voluto questo e quindi resta tanto amaro in bocca. Ma l'importante, come detto, è la salute. Ce la saremmo giocata fino in fondo sia al maschile sia al femminile per quel che concerne il primato, visto che sia i ragazzi della serie D che le ragazze in serie C erano a tre punti dalla vetta. Logica vuole che, avendo bloccato le promozioni e le retrocessioni, in caso di ripescaggio o in caso di mancata iscrizione nei campionati di competenza, per l'ordine di ripescaggio si terrà conto della classifiche al momento della sospensione dell'attività della stagione 2019-20».
Per quanto riguarda i settori giovanili, qual è la situazione?
«Sempre nel Consiglio Federale di ieri si è ufficializzato il passaggio dagli anni pari a quelli dispari dei campionati giovani. Quindi il prossimo anno, per intenderci, anziché disputarsi i campionati under 14, under 16 e under 18 si terranno competizioni under 15, under 17 e under 19, mentre il campionato under 13 rimane confermato. Si valuterà successivamente se restare con campionati che guardano a ragazzi che hanno un'età dispari oppure ritornare alle annate pari. Per il momento, i campionati dispari sono ufficializzati solo per l'annata 2020-21. Tuttavia l'intero sistema pallavolistico è già al lavoro».
A caldo, dopo aver appreso la notizia che cosa si sente sull'immediato futuro del volley e dello sport in genere, quali i consigli che dai ai ragazzi che praticano sport?
«Con un groppo in gola, vista la delusione che è tanta per quelli che sono i sacrifici dei ragazzi e delle ragazze delle due prime squadre pallavolistiche che stavano conseguendo un sogno interrotto sul più bello, invito ed esorto tutti ad attenerci alle regole, tanto il destino ci restituirà quello che ci ha tolto. Ai ragazzi che fanno sport di tener duro ancora per qualche tempo e di non mollare: tornare in campo sarà come rinascere».
È stata inoltre dichiarata conclusa tutta l'attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley. La Fipav è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all'interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l'attività sportiva in condizioni di completa sicurezza. Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza».
Così recita il comunicato stampa federale. Terminata dunque la stagione pallavolistica e il sogno promozione sul campo della New Volley di serie C femminile e della Doni Bomboniere Terlizzi di serie D maschile. Dopo il comunicato della Federazione Italiana Pallavolo e la drastica e giustificata decisione, abbiamo intervistato il dirigente storico del volley terlizzese nonché nostro collaboratore Francesco Pittò.
Quali reazioni ci sono state in seno alla prima squadra del volley terlizzese con riferimento allo stop forzato?
«Ovviamente per un gruppo coeso come il nostro è stata una gran botta, sia sotto l'aspetto sportivo che sotto l'aspetto prettamente umano, visto che i ragazzi della serie D sono una squadra, ma soprattutto sono un gruppo di amici che vivono la loro amicizia al di fuori della palestra. Per chi è abituato ad allenarsi e a stare insieme è dura, nessuno si aspettava questa bruttissima situazione ma logicamente ci si è adeguati alle normative del Coni, della Fipav e a tutti i D.P.C.M. Non dimentichiamoci che per salvaguardare la salute dei miei atleti per due settimane al 'PalaFiori' ci si è allenati a porte chiuse e, cosa ancor più importante, successivamente il patron Nicola Fracchiolla ha bloccato le sedute di allenamento sin da domenica 8 marzo, anticipando in un certo qual modo il primo Decreto Ministeriale».
Successivamente la Fipav ha dapprima fermato i campionati e poi, notizia di ieri, li ha conclusi definitivamente. Quali sono le tue considerazioni visto che, sia al maschile sia al femminile, si veleggiava nelle zone alte della classifica?
«Purtroppo il destino ha voluto questo e quindi resta tanto amaro in bocca. Ma l'importante, come detto, è la salute. Ce la saremmo giocata fino in fondo sia al maschile sia al femminile per quel che concerne il primato, visto che sia i ragazzi della serie D che le ragazze in serie C erano a tre punti dalla vetta. Logica vuole che, avendo bloccato le promozioni e le retrocessioni, in caso di ripescaggio o in caso di mancata iscrizione nei campionati di competenza, per l'ordine di ripescaggio si terrà conto della classifiche al momento della sospensione dell'attività della stagione 2019-20».
Per quanto riguarda i settori giovanili, qual è la situazione?
«Sempre nel Consiglio Federale di ieri si è ufficializzato il passaggio dagli anni pari a quelli dispari dei campionati giovani. Quindi il prossimo anno, per intenderci, anziché disputarsi i campionati under 14, under 16 e under 18 si terranno competizioni under 15, under 17 e under 19, mentre il campionato under 13 rimane confermato. Si valuterà successivamente se restare con campionati che guardano a ragazzi che hanno un'età dispari oppure ritornare alle annate pari. Per il momento, i campionati dispari sono ufficializzati solo per l'annata 2020-21. Tuttavia l'intero sistema pallavolistico è già al lavoro».
A caldo, dopo aver appreso la notizia che cosa si sente sull'immediato futuro del volley e dello sport in genere, quali i consigli che dai ai ragazzi che praticano sport?
«Con un groppo in gola, vista la delusione che è tanta per quelli che sono i sacrifici dei ragazzi e delle ragazze delle due prime squadre pallavolistiche che stavano conseguendo un sogno interrotto sul più bello, invito ed esorto tutti ad attenerci alle regole, tanto il destino ci restituirà quello che ci ha tolto. Ai ragazzi che fanno sport di tener duro ancora per qualche tempo e di non mollare: tornare in campo sarà come rinascere».