Parla Martino Montanaro presidente del Taekwondo Puglia
FITA voglia di ripartire ma occhio alla sicurezza
venerdì 22 maggio 2020
10.05
Ancora una chiacchierata con un presidente di una federazione sportiva pugliese. Questa volta tocca a Martino Montanaro illustrare ai nostri lettori la situazione attuale ed i progetti per il futuro del taekwondo.
Presidente, ci siamo fermati ad inizio 2020, come ripartirà il mondo del taekwondo?
«Tutto si è fermato nel mese di marzo al momento dell'arrivo del nemico invisibile. Abbiamo chiuso tutte le palestre ed il momento è difficile, per fortuna in Puglia non abbiamo avuto casi all'interno del mondo del taekwondo, ma in altre regioni sì. Si ripartirà con le dovute misure di sicurezza. La ripartenza è prevista per il 25 maggio, ma prendiamoci qualche giorno in più per riaprire le nostre palestre, in modo tale da mettere tutto a norma e da non rischiare la salute dei nostri atleti e di chi la frequenta. Facciamo le cose con criterio».
Cosa ha fatto la FITA Puglia in questi mesi? Cosa ha messo nero su bianco?
«Per quel che si è potuto, il nostro mondo è andato avanti. Addirittura il 2020 avrà un albo d'oro certo per quel concerne la categoria delle Forme. Dal 27 al 30 aprile sul web si sono tenuti i Campionati regionali di ogni categoria, grado e cintura del taekwondo Forme, assegnando i titoli quindi in maniera online. I campionati ovviamente si sono svolti online in maniera eccezionale e i titoli si sono potuti assegnare, perché in questa categoria non è previsto il contatto».
Norme per la ripartenza ed il calendario delle gare del taekwondo cosa prevedono?
«In sede di allenamento, come da protocollo della nostra federazione, non è previsto il combattimento e poi bisogna rispettare le distanze interpersonali. Per quel concerne le gare, solo dopo che ufficializzeranno l'edizione olimpica di Tokyo 2021 potremo stilare un calendario delle nostre competizioni partendo dalla programmazione dei titoli Regionali, per poi arrivare all'assegnazione dei titoli nazionali e a quelli europei. Tenete presente che prima dello stop l'unico azzurro ad aver ottenuto il pass olimpico era il nostro pugliese Vito Dell'Aquila, atleta della stessa Mesagne del campione olimpico di Londra, Carlo Molfetta».
Da parte della FITA sono stati elargiti dei contributi?
«Sì, la Federazione, in base al numero dei tesserati della società al momento dello stop e tenendo conto del parametro di anzianità, ha elargito dei contributi minimi dai 200 ai 3000 euro».
Presidente, ci siamo fermati ad inizio 2020, come ripartirà il mondo del taekwondo?
«Tutto si è fermato nel mese di marzo al momento dell'arrivo del nemico invisibile. Abbiamo chiuso tutte le palestre ed il momento è difficile, per fortuna in Puglia non abbiamo avuto casi all'interno del mondo del taekwondo, ma in altre regioni sì. Si ripartirà con le dovute misure di sicurezza. La ripartenza è prevista per il 25 maggio, ma prendiamoci qualche giorno in più per riaprire le nostre palestre, in modo tale da mettere tutto a norma e da non rischiare la salute dei nostri atleti e di chi la frequenta. Facciamo le cose con criterio».
Cosa ha fatto la FITA Puglia in questi mesi? Cosa ha messo nero su bianco?
«Per quel che si è potuto, il nostro mondo è andato avanti. Addirittura il 2020 avrà un albo d'oro certo per quel concerne la categoria delle Forme. Dal 27 al 30 aprile sul web si sono tenuti i Campionati regionali di ogni categoria, grado e cintura del taekwondo Forme, assegnando i titoli quindi in maniera online. I campionati ovviamente si sono svolti online in maniera eccezionale e i titoli si sono potuti assegnare, perché in questa categoria non è previsto il contatto».
Norme per la ripartenza ed il calendario delle gare del taekwondo cosa prevedono?
«In sede di allenamento, come da protocollo della nostra federazione, non è previsto il combattimento e poi bisogna rispettare le distanze interpersonali. Per quel concerne le gare, solo dopo che ufficializzeranno l'edizione olimpica di Tokyo 2021 potremo stilare un calendario delle nostre competizioni partendo dalla programmazione dei titoli Regionali, per poi arrivare all'assegnazione dei titoli nazionali e a quelli europei. Tenete presente che prima dello stop l'unico azzurro ad aver ottenuto il pass olimpico era il nostro pugliese Vito Dell'Aquila, atleta della stessa Mesagne del campione olimpico di Londra, Carlo Molfetta».
Da parte della FITA sono stati elargiti dei contributi?
«Sì, la Federazione, in base al numero dei tesserati della società al momento dello stop e tenendo conto del parametro di anzianità, ha elargito dei contributi minimi dai 200 ai 3000 euro».