Saviano parla di Luca Mazzone ad "Imagine"
Anche le paraolimpiadi tra i racconti fotografici del 2015
sabato 2 gennaio 2016
16.43
E' andato in onda il 28 Novembre su Deejay tv "Imagine", il racconto fotografico dell'anno che volge al termine narrato da Roberto Saviano. Tra tragedie, ingiustizie, storie di glorie e miserie umane che hanno caratterizzato questo 2015 il noto giornalista menziona il terlizzese Luca Mazzone. Sullo sfondo, il volto di un uomo che gioisce alzando al cielo una medaglia d'oro.
Tra storie di Ak-47 e immagini di migranti Saviano dedica ai suoi 920.000 spettatori una parentesi di sport: partendo dalla finale entrata nella storia tra le italiane Roberta Vinci e Flavia Pennetta, la sua attenzione si sofferma su quella che suole definire "la quintessenza dello sport". Un lato dello sport talvolta messo in secondo piano quale quello delle paraolimpiadi, che assumono a suo dire la valenza di "olimpiadi di seconda categoria, evento sociale prima ancora che sportivo". E' qui che viene fuori il nome del nostro concittadino, assieme a quello del campione di sci nautico Daniele Cassioli e della giovane giocatrice di scherma Beatrice Vio: alle loro storie è affidato il compito di anticipare l'intervento dell'atleta Martina Caironi. L' ex nuotatore terlizzese che per un tuffo maldestro è costretto a cambiare vita e ad iniziare un cammino da tetraplegico è l'esempio adatto per Saviano. Luca non sceglie la via più semplice di abbandonare il mondo dello sport, ma grazie alla sua disabilità scopre l'essenza stessa dello sport: "affrontare il limite della disabilità, superandolo con abilità diverse", per riprendere le parole di Saviano. Rispolverando l'Handbike che aveva in garage Mazzone inizia ad allenarsi su e giù per le Murge: comincia per lui una seconda vita da campione. Questo 2015 si chiude per il nostro "cannibale" - è questo il suo soprannome in pista - con tre ori.
Tra storie di Ak-47 e immagini di migranti Saviano dedica ai suoi 920.000 spettatori una parentesi di sport: partendo dalla finale entrata nella storia tra le italiane Roberta Vinci e Flavia Pennetta, la sua attenzione si sofferma su quella che suole definire "la quintessenza dello sport". Un lato dello sport talvolta messo in secondo piano quale quello delle paraolimpiadi, che assumono a suo dire la valenza di "olimpiadi di seconda categoria, evento sociale prima ancora che sportivo". E' qui che viene fuori il nome del nostro concittadino, assieme a quello del campione di sci nautico Daniele Cassioli e della giovane giocatrice di scherma Beatrice Vio: alle loro storie è affidato il compito di anticipare l'intervento dell'atleta Martina Caironi. L' ex nuotatore terlizzese che per un tuffo maldestro è costretto a cambiare vita e ad iniziare un cammino da tetraplegico è l'esempio adatto per Saviano. Luca non sceglie la via più semplice di abbandonare il mondo dello sport, ma grazie alla sua disabilità scopre l'essenza stessa dello sport: "affrontare il limite della disabilità, superandolo con abilità diverse", per riprendere le parole di Saviano. Rispolverando l'Handbike che aveva in garage Mazzone inizia ad allenarsi su e giù per le Murge: comincia per lui una seconda vita da campione. Questo 2015 si chiude per il nostro "cannibale" - è questo il suo soprannome in pista - con tre ori.