Un progetto solido chiamato Polisportiva Terlizzi

Questa volta abbiamo sentito uno dei "nostri". Francesco Pittò racconta la stagione terminata ed i buoni propositi per il futuro

mercoledì 26 giugno 2019 21.17
A cura di Gianluca Battista
Voi lettori lo conoscete come narratore delle vicende sportive terlizzesi, ma Francesco Pittò è da anni un valido dirigente. La stagione appena conclusa lo ha visto come presidente della neonata Polisportiva, che qualche soddisfazione se l'è tolta sia nel calcio a 5, sia nella pallavolo. Ed allora, in questi mesi estivi che ci separano dalla nuova stagione agonistica, abbiamo pensato di iniziare a raccontare lo sport terlizzese attraverso le dirigenze, gli uomini e le donne del "dietro le quinte". Iniziamo con lui un viaggio che speriamo possa piacervi.

Come nasce il progetto?
Il progetto Polisportiva Terlizzi nasce da un'idea di due amici che volevano riportare il calcio a 5 nella città di Terlizzi. Era il 25 aprile dello scorso anno allorquando, con l'amico Ivano, decidemmo di intraprendere quella che era nostra idea da quasi quattro anni e decidemmo lanciare una compagine di calcio a 5, sport che nella nostra città è quasi assente e poi di estendere l'idea Polisportiva ad altre discipline tra cui la pallavolo. E la prima opportunità di metterci alla prova fu rappresentata dal PalaFiori Camp, che sul finire dell'estate 2018 ha visto la partecipazione di oltre 100 bambini.

Perché si è convinto che potesse essere quello giusto?
Perché a Terlizzi vi è sete di futsal sia a livello giovanile, con molti tecnici specializzati che possono dare tanto ai piccoli che si avvicinano a questo mondo per praticare questo magnifico sport, sia a livello agonistico. Vi sono molti calcettisti e calcettiste che militano in campionati di alto livello che potrebbero tornare nella propria Città per vivere l'emozione doppia di vestire i colori delle proprie radici, giocando davanti al proprio pubblico e tentando di scrivere pagine belle del futsal rossoblu.

Durante la stagione quali sono stati i momenti più duri da superare?
Essendo nello sport dal lontano 1989-90, rivestendo ogni ruolo, dal presidente, al segnapunti, al dirigente accompagnatore, all'addetto al settore giovanile posso dire che il buon presidente, come il buon sindaco, così come il buon capofamiglia, sa che in molte circostanze ci si ritrova a fare da gregari anche da portaborracce come lo ha fatto anche un campionissimo come Pantani nel ciclismo. Lo fai con piacere perché credi in quel che fai, ma quello che è stato più duro è stato ritrovarsi in molti momenti a confrontarsi con gente che era sulla tua stessa barca solo quando le conveniva. È gente che non rema a favore dello sport, forse perché è abituata a puntare il dito nei momenti di difficoltà e ad ergersi a protagonisti quando tutto va bene. In molti momenti qualcuno è andato giù pesante sul conto di chi crede in quel che fa, ma le chiacchiere lasciano il tempo che trovano, sono i fatti che contano. La mia società ha concluso la stagione senza partnership, ma per la prossima stagione abbiamo già avuti i primi seri contatti. Di un'altra cosa sono fiero: gestori, tecnici e addetti ai lavori sono stati tutti retribuiti sino all'ultimo centesimo, fatto non scontato a questi livelli.

Che giudizio dai complessivamente alla stagione appena trascorsa?
Positivo sotto ogni aspetto. I numeri sono dalla nostra sotto. Sono andati bene i corsi di calcio a5 con i tecnici del settore che hanno lavorato tutti positivamente , nessuno escluso. Ottimo il lavoro svolto da coach Nino Berardi con i più piccoli con il gruppo dei 2010 - 2012. Positivo il compito svolto sia da mister Nico De Chirico, sia da mister Fabio Baldassarre. Il primo ha lavorato con i 2007 - 2009, mentre il secondo con i più grandi, nati nel quadriennio 2002 - 2006. Un plauso a coach Marilisa Tricarico che nel settore femminile è divenuta figura importante. Per quel che riguarda il volley, buono il lavoro di coach Carla Martino con il minivolley. Poi per quel che concerne invece il gruppo della seconda divisione, direi positivo il cammino delle ragazze di mister Franco Cassano, un grazie sento di dirlo a loro perché davvero non hanno mai mollato nonostante gli infortuni. Per quel concerne il lavoro dei mister dei bimbi, sono stati fantastici, hanno lasciato il segno sia sotto l'aspetto tecnico che umano, condividendo a pieno la mission della società.

Obiettivi a medio termine?
In questo primo anno abbiamo messo le basi per fare avvicinare a questo mondo chi lo ama, il resto verrà da sé, ne sono sicuro. Il nostro buon lavoro ha fatto già parlare di noi a tal punto che è nata una collaborazione con la Futsal Terlizzi con cui faremo degli stage dedicati agli under 19 (2001-2002), under 17 (2003-2004) under 15 (2005-2007) e settore femminile, tra oggi e venerdì 28 giugno, dalle 17 e le 20, presso il PalaFiori.

Chiudiamo con un sogno nel cassetto: hai la sfera di cristallo e ti proietti nel futuro. Cosa vedi per questa società?
Il sogno l'abbiamo già conseguito: riportare il calcio a 5 nella nostra Terlizzi. Il mio sogno personale era vedere felice chi lavora per lo sport, soprattutto per il futsal. E permettetemi anche di augurare all'Italia del calcio femminile che faccia sognare gli italiani (come sta già facendo con il raggiungimento dei quarti di finale) e che i pregiudizi di chi dice che il calcio e il calcio a5 sono sport per maschi, siano abbattuti. Questo ci aiuterà a far attecchire il calcio a5 femminile targato Polisportiva Terlizzi e a dare un senso nuovo alle tante battaglie per le pari opportunità fatte nel nostro Paese.