Ex fabbrica Scianatico: degrado e incuria a Terlizzi - FOTO
Ventinove scatti fotografici che raccontano come vivono tanti cittadini extracomunitari all'interno dell'ex fabbrica di laterizi
lunedì 26 febbraio 2024
iReport
Dopo il reportage link di qualche settimana fa sulle condizioni igienico-sanitarie in cui vivono una decina di lavoratori stagionali extracomunitari a pochi passi da Terlizzi, in questi giorni la denuncia raccolta cittadini stranieri, soprattutto tunisini, da anni a Terlizzi quali lavoratori stagionali.
Con una trentina di scatti fotografici ci raccontano le condizioni in cui vivono una ventina di "fratelli" maghrebini all'interno dell'ex stabilimento Fantini-Scianatico in località Portoni.
Gli scatti dimostrano in maniera inconfutabile le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono parecchi lavoratori stagionali extracomunitari all'interno della ex fabbrica di mattoni. Ci sono più varchi in un'area ancora privata e sottoposta a curatela. Il primo ingresso è quello del portone centrale: con l'aiuto di una scala cittadini stranieri senza una fissa dimora, un luogo dove ripararsi, entrano nella fabbrica. Da altri due ingressi che si trovano lungo il muro di cinta nascosti dalla vegetazione e lungo i binari della ferrovia ne entrano altri. Una situazione angosciante, indegna per un Paese civile.
Di tutta la fabbrica, sono stati occupati solo gli ex uffici amministrativi, oramai diventati dimora per i senzatetto stranieri. L'area che porta agli uffici ed i corridoi, da quello che è dato vedere, sono sommersi da centinaia di buste di spazzatura e rifiuti di ogni genere, alcuni locali sono utilizzati per defecare e le feci sono lasciate sul pavimento (come in foto). Tutti dormono all'interno della struttura, non c'è corrente elettrica, ovviamente non c'è riscaldamento, non c'è acqua, alcuni cucinano in proprio all'esterno con l'aiuto di bombole del gas. Solo pochi migranti trovano un po' di pace e serenità grazie all'importante funzione svolta da Casa Betania, un presidio cattolico sul nostro territorio.
Noi attraverso quelle foto che abbiamo fatto scattare, vi raccontiamo decenni di burocrazia e incuria. In quel "non luogo" il tempo sembra essersi fermato. La nostra è una denuncia fotografica, consci che l'area è ancora privata, sotto curatela che sta lavorando alla soluzione delle problematiche, ma altrettanto consci che va messa in sicurezza. Non accusiamo nessuno: vorremmo solo che questi "disperati" possano essere aiutati come sarebbe normale in una nazione progredita.
LA STORIA DELL'EX STABILIMENTO
Lo stabilimento del gruppo Fantini-Scianatico chiude definitivamente a Terlizzi nel 2012 ed è oggi sotto la tutela del curatore fallimentare. Un tempo vantava una considerevole esperienza nel campo delle costruzioni tradizionali e degli elementi prefabbricati, che permetteva alla società di commercializzare prodotti di alta qualità nel settore edilizio; l'azienda, infatti, era tra i leader di settore per quanto riguarda la distribuzione di laterizi, travetti e molti altri elementi strutturali. A Terlizzi, in particolare, la fabbrica produceva il Poroton, cioè prodotti in laterizio termico a fori verticali che assicurano termoigrometria, staticità e resistenza al fuoco.
Con una trentina di scatti fotografici ci raccontano le condizioni in cui vivono una ventina di "fratelli" maghrebini all'interno dell'ex stabilimento Fantini-Scianatico in località Portoni.
Gli scatti dimostrano in maniera inconfutabile le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono parecchi lavoratori stagionali extracomunitari all'interno della ex fabbrica di mattoni. Ci sono più varchi in un'area ancora privata e sottoposta a curatela. Il primo ingresso è quello del portone centrale: con l'aiuto di una scala cittadini stranieri senza una fissa dimora, un luogo dove ripararsi, entrano nella fabbrica. Da altri due ingressi che si trovano lungo il muro di cinta nascosti dalla vegetazione e lungo i binari della ferrovia ne entrano altri. Una situazione angosciante, indegna per un Paese civile.
Di tutta la fabbrica, sono stati occupati solo gli ex uffici amministrativi, oramai diventati dimora per i senzatetto stranieri. L'area che porta agli uffici ed i corridoi, da quello che è dato vedere, sono sommersi da centinaia di buste di spazzatura e rifiuti di ogni genere, alcuni locali sono utilizzati per defecare e le feci sono lasciate sul pavimento (come in foto). Tutti dormono all'interno della struttura, non c'è corrente elettrica, ovviamente non c'è riscaldamento, non c'è acqua, alcuni cucinano in proprio all'esterno con l'aiuto di bombole del gas. Solo pochi migranti trovano un po' di pace e serenità grazie all'importante funzione svolta da Casa Betania, un presidio cattolico sul nostro territorio.
Noi attraverso quelle foto che abbiamo fatto scattare, vi raccontiamo decenni di burocrazia e incuria. In quel "non luogo" il tempo sembra essersi fermato. La nostra è una denuncia fotografica, consci che l'area è ancora privata, sotto curatela che sta lavorando alla soluzione delle problematiche, ma altrettanto consci che va messa in sicurezza. Non accusiamo nessuno: vorremmo solo che questi "disperati" possano essere aiutati come sarebbe normale in una nazione progredita.
LA STORIA DELL'EX STABILIMENTO
Lo stabilimento del gruppo Fantini-Scianatico chiude definitivamente a Terlizzi nel 2012 ed è oggi sotto la tutela del curatore fallimentare. Un tempo vantava una considerevole esperienza nel campo delle costruzioni tradizionali e degli elementi prefabbricati, che permetteva alla società di commercializzare prodotti di alta qualità nel settore edilizio; l'azienda, infatti, era tra i leader di settore per quanto riguarda la distribuzione di laterizi, travetti e molti altri elementi strutturali. A Terlizzi, in particolare, la fabbrica produceva il Poroton, cioè prodotti in laterizio termico a fori verticali che assicurano termoigrometria, staticità e resistenza al fuoco.