Il Relais degli Ulivi continua ad essere l'Hotel Disperazione - FOTO
TerlizziViva ritorna nella struttura fatiscente che si trova su via Molfetta
mercoledì 7 febbraio 2024
16.36
iReport
A distanza di sette anni link TerlizzivViva è ritornata all'interno della storica villa ottocentesca della famiglia Angarano, gestita da una usfruttuaria. Negli anni Novanta la villa, ancora nel suo splendore, riprese a vivere grazie ad alcune attività di intrattenimento come il "Carpe Diem" e poi "Relais degli ulivi", una piccola oasi con piscina immersa tra gli ulivi.
Nel febbraio del 2023 dopo un'ordinanza del Sindaco Michelangelo De Chirico furono avviati i lavori di bonifica di tutta l'area interessata nonché la messa in sicurezza della stessa struttura. A distanza di pochi mesi sembra che sia ritornato tutto come prima, anzi peggio, dopo le promesse a novembre dell'amministrazione comunale nei confronti dei lavoratori stagionali, promesse poi non mantenute per una serie di fattori che non è semplice elencare.
Sta di fatto che quell'area è ritornata ad essere la dimora per i senzatetto stranieri, per lo più maghrebini che arrivano in città per la raccolta delle olive e fino a gennaio-febbraio in quel luogo trovano un riparo. Alcuni dormono all'interno della struttura, altri nelle tende all'esterno della stessa, ma non c'è corrente elettrica, ovviamente non c'è riscaldamento, non c'è acqua, alcuni cucinano in proprio con l'aiuto di bombole del gas, altri sono ospiti a Casa Betania.
Il tutto circondati da rifiuti sparsi ovunque e dalle loro stesse feci, uno spettacolo raccapricciante documentato dalle nostre foto.
Nel febbraio del 2023 dopo un'ordinanza del Sindaco Michelangelo De Chirico furono avviati i lavori di bonifica di tutta l'area interessata nonché la messa in sicurezza della stessa struttura. A distanza di pochi mesi sembra che sia ritornato tutto come prima, anzi peggio, dopo le promesse a novembre dell'amministrazione comunale nei confronti dei lavoratori stagionali, promesse poi non mantenute per una serie di fattori che non è semplice elencare.
Sta di fatto che quell'area è ritornata ad essere la dimora per i senzatetto stranieri, per lo più maghrebini che arrivano in città per la raccolta delle olive e fino a gennaio-febbraio in quel luogo trovano un riparo. Alcuni dormono all'interno della struttura, altri nelle tende all'esterno della stessa, ma non c'è corrente elettrica, ovviamente non c'è riscaldamento, non c'è acqua, alcuni cucinano in proprio con l'aiuto di bombole del gas, altri sono ospiti a Casa Betania.
Il tutto circondati da rifiuti sparsi ovunque e dalle loro stesse feci, uno spettacolo raccapricciante documentato dalle nostre foto.