Raccolta differenziata: invasione di buste in plastica al posto dei mastelli intelligenti
Maggiori criticità durante il giovedì, dedicato al ritiro del secco residuo
domenica 14 luglio 2024
06.00
iReport
Una lunga passeggiata serale per l'intera Terlizzi restituisce in molteplici zone della città la stessa cattiva consuetudine consolidatasi nel tempo: sacchi di plastica al posto degli appositi secchi ove conferire i rifiuti. A distanza di circa sette mesi dall'introduzione del "kit intelligente" e della sostituzione dei vecchi tre mastelli soltanto con i due nuovissimi di ultima generazione – uno dell'umido e l'altro polivalente – pare che parte della popolazione non abbia assimilato l'importanza di effettuare correttamente la raccolta differenziata porta a porta.
Dal monitoraggio condotto negli ultimi mesi dalla redazione di TerlizziViva, si evidenzia che la giornata in cui si tende maggiormente a violare le regole è quella del giovedì, destinata al ritiro del secco residuo. Bustoni gialli, rossi, neri e bianchi sono depositati vicino ai portoni in attesa di essere prelevati dai netturbini. Da alcune trasparenze, si intravede, peraltro, che nel secco confluiscono materiali che andrebbero differenziati diversamente, come plastica e cartoni.
Sembrerebbe, dunque, che la "rivoluzione" avviata a inizio 2024, al momento, non stia sortendo gli esiti sperati, andando a inficiare i comportamenti rispettosi dei tanti cittadini che, invece, confidano in una società più "green". Continuano a protrarsi dal passato pratiche incivili che, dai dati fotografati rilevati, risulterebbe difficile scardinare. Già a ottobre del 2023, la nostra testata ha messo agli atti il dissentire di una fetta terlizzese che ha deciso di rinunciare all'uso dei mastelli (https://www.terlizziviva.it/ireport/in-disuso-i-mastelli-molti-cittadini-utilizzano-solo-le-buste-in-plastica/).
Eppure alcune perplessità sorgono con riferimento alla propagandata "intelligenza" delle nuove modalità su cui l'amministrazione De Chirico ha investito proficue risorse economiche a favore della SANB.
In base a quanto riportato da un altro articolo di TerlizziViva del 26 gennaio scorso, infatti, si evince che «Da giovedì 1° febbraio 2024 il conferimento di: umido, carta, vetro, secco residuo dovrà avvenire solo con l'uso della nuova dotazione di mastelli taggati e non attraverso le buste, che non saranno raccolte, e potranno essere soggette ad accertamenti specifici. Successivamente gli ispettori ambientali in collaborazione con la Polizia Locale saranno impegnati nei controlli per il rispetto della modalità di conferimento esclusiva con mastelli» (https://www.terlizziviva.it/notizie/a-terlizzi-parte-la-raccolta-differenziata-con-mastelli-taggati/).
Ebbene, ad oggi, alcuni dubbi si palesano sul conseguimento di obiettivi quali l'efficientamento del servizio, il miglioramento e l'aumento della differenziazione del rifiuto a tutela dell'ambiente. Si potrebbe pensare che il perpetuarsi di condotte inosservanti del buon senso e della normativa sia comunque consentito, nella stragrande maggioranza dei casi, dall'asportazione dei sacchi di plastica non autorizzati in assenza dei dovuti mastelli. Difetterebbe, poi, anche una verifica del contenuto di buste e bustoni.
Occorrerebbe, pertanto, interrogarsi sulla necessità imperante di sensibilizzare e istruire ulteriormente la cittadinanza terlizzese sulla raccolta differenziata, frequentemente disattesa. All'impiego di buste in plastica ove non permesso, si aggiungono altri fenomeni reiterati che non accennano a diminuire, quali l'abbandono dei rifiuti nelle aiuole o nelle campagne circostanti.
Dal monitoraggio condotto negli ultimi mesi dalla redazione di TerlizziViva, si evidenzia che la giornata in cui si tende maggiormente a violare le regole è quella del giovedì, destinata al ritiro del secco residuo. Bustoni gialli, rossi, neri e bianchi sono depositati vicino ai portoni in attesa di essere prelevati dai netturbini. Da alcune trasparenze, si intravede, peraltro, che nel secco confluiscono materiali che andrebbero differenziati diversamente, come plastica e cartoni.
Sembrerebbe, dunque, che la "rivoluzione" avviata a inizio 2024, al momento, non stia sortendo gli esiti sperati, andando a inficiare i comportamenti rispettosi dei tanti cittadini che, invece, confidano in una società più "green". Continuano a protrarsi dal passato pratiche incivili che, dai dati fotografati rilevati, risulterebbe difficile scardinare. Già a ottobre del 2023, la nostra testata ha messo agli atti il dissentire di una fetta terlizzese che ha deciso di rinunciare all'uso dei mastelli (https://www.terlizziviva.it/ireport/in-disuso-i-mastelli-molti-cittadini-utilizzano-solo-le-buste-in-plastica/).
Eppure alcune perplessità sorgono con riferimento alla propagandata "intelligenza" delle nuove modalità su cui l'amministrazione De Chirico ha investito proficue risorse economiche a favore della SANB.
In base a quanto riportato da un altro articolo di TerlizziViva del 26 gennaio scorso, infatti, si evince che «Da giovedì 1° febbraio 2024 il conferimento di: umido, carta, vetro, secco residuo dovrà avvenire solo con l'uso della nuova dotazione di mastelli taggati e non attraverso le buste, che non saranno raccolte, e potranno essere soggette ad accertamenti specifici. Successivamente gli ispettori ambientali in collaborazione con la Polizia Locale saranno impegnati nei controlli per il rispetto della modalità di conferimento esclusiva con mastelli» (https://www.terlizziviva.it/notizie/a-terlizzi-parte-la-raccolta-differenziata-con-mastelli-taggati/).
Ebbene, ad oggi, alcuni dubbi si palesano sul conseguimento di obiettivi quali l'efficientamento del servizio, il miglioramento e l'aumento della differenziazione del rifiuto a tutela dell'ambiente. Si potrebbe pensare che il perpetuarsi di condotte inosservanti del buon senso e della normativa sia comunque consentito, nella stragrande maggioranza dei casi, dall'asportazione dei sacchi di plastica non autorizzati in assenza dei dovuti mastelli. Difetterebbe, poi, anche una verifica del contenuto di buste e bustoni.
Occorrerebbe, pertanto, interrogarsi sulla necessità imperante di sensibilizzare e istruire ulteriormente la cittadinanza terlizzese sulla raccolta differenziata, frequentemente disattesa. All'impiego di buste in plastica ove non permesso, si aggiungono altri fenomeni reiterati che non accennano a diminuire, quali l'abbandono dei rifiuti nelle aiuole o nelle campagne circostanti.