Scandalo in viale Roma: tanto pane gettato in un portarifiuti
Uno spreco che provoca solo tanta indignazione
martedì 16 giugno 2020
1.14
iReport
Un pugno allo stomaco. È la sensazione che suscita vedere tanto pane gettato in un cestino portarifiuti. Lo scatto è avvenuto per mano di un cittadino terlizzese che camminando ieri mattina, 15 giugno, in Villa comunale, su viale Roma intorno alle 8.00 si è soffermato dinanzi allo spreco e ha deciso di immortalarlo.
Il nostro concittadino ha intitolato "Occidente" quello che possiamo considerare un vero e proprio scempio, proprio per sottolineare la poca cura che talvolta noi prestiamo all'abbondanza di cui quotidianamente godiamo. Anche un tozzo di pane in tavola contribuisce alla carica nutriente per affrontare la giornata. E ce ne sono tanti che non ne hanno, anche nella nostra opulenta società.
La preparazione del pane affonda le sue radici in epoche antichissime, rappresentando il riscatto dell'uomo dalla fame. C'è chi lo consuma e chi lo sperpera. E poi c'è chi lotta ogni giorno per assicurarsi una pagnotta da condividere con la propria famiglia.
Tanti panini apparentemente in buone condizioni sono stati lasciati marcire nell'indifferenziata. La foto trasuda una sorta di violenza nei confronti di un alimento che simboleggia la vita, al centro non solo della nostra tradizione ma anche dei riti religiosi che lo elevano a "cibo sacro".
È ragionevole ipotizzare che questi siano cascati sull'asfalto a chi li aveva precedentemente acquistati. Ma anche in tal caso, sarebbe stato più conveniente raccoglierli e donarli agli animali che avrebbero apprezzato cotanta bontà, magari contattando i volontari del nostro territorio che si occupano di assistere i cani randagi.
Altro non aggiungiamo, lasciando che l'indignazione scavi in voi lettori lo stesso solco nell'anima che ha scavato in noi.
Il nostro concittadino ha intitolato "Occidente" quello che possiamo considerare un vero e proprio scempio, proprio per sottolineare la poca cura che talvolta noi prestiamo all'abbondanza di cui quotidianamente godiamo. Anche un tozzo di pane in tavola contribuisce alla carica nutriente per affrontare la giornata. E ce ne sono tanti che non ne hanno, anche nella nostra opulenta società.
La preparazione del pane affonda le sue radici in epoche antichissime, rappresentando il riscatto dell'uomo dalla fame. C'è chi lo consuma e chi lo sperpera. E poi c'è chi lotta ogni giorno per assicurarsi una pagnotta da condividere con la propria famiglia.
Tanti panini apparentemente in buone condizioni sono stati lasciati marcire nell'indifferenziata. La foto trasuda una sorta di violenza nei confronti di un alimento che simboleggia la vita, al centro non solo della nostra tradizione ma anche dei riti religiosi che lo elevano a "cibo sacro".
È ragionevole ipotizzare che questi siano cascati sull'asfalto a chi li aveva precedentemente acquistati. Ma anche in tal caso, sarebbe stato più conveniente raccoglierli e donarli agli animali che avrebbero apprezzato cotanta bontà, magari contattando i volontari del nostro territorio che si occupano di assistere i cani randagi.
Altro non aggiungiamo, lasciando che l'indignazione scavi in voi lettori lo stesso solco nell'anima che ha scavato in noi.