Testa di manichino abbandonata
Testa di manichino abbandonata

Una testa spunta tra i rifiuti della plastica

Continuano le irregolarità nello smaltimento della spazzatura

A primo impatto e da una certa distanza, martedì scorso, 24 settembre, ha destato un senso di inquietudine la vista di una testa che spunta da un cartone appoggiato vicino a un bidone carrellato della plastica sito in piazza Europa. Poi, una volta avvicinatisi, si è compreso che potrebbe trattarsi o del capo di una bambola o di una testina per parrucchieri.

Che sia l'uno o l'altra, ad ogni modo il conferimento del rifiuto non è avvenuto in maniera regolare, poiché non potrebbe essere ritirato nella giornata dedicata alla raccolta della plastica.

Infatti, come da indicazioni fornite dalla stessa SANB – la società "Servizi Ambientali Nord Barese" – i giocattoli andrebbero gettati nel secco residuo. Peraltro, nel caso di specie, i due cartoni che contengono la testa e residui di capelli (non si può dire a primo acchito se naturali o sintetici) andrebbero, invece, direzionati nel prelievo della carta.

Al contrario, laddove si tratti di una testina da taglio per hairstylist, ossia di una testa finta realizzata in genere in plastica e con capelli di ogni tipo di materiale, bisognerebbe seguire le disposizioni della normativa vigente. I rifiuti dei parrucchieri sono considerati rifiuti speciali e andrebbero smaltiti anche secondo le prescrizioni dettate per i medicinali scaduti.

Fra le altre cose, occorre prestare attenzione alla classificazione dei rifiuti sanitari prodotti da parrucchieri, centri estetici e tatuatori, in quanto essa implica un differente trattamento. Ad esempio, rientrano nella categoria dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo sia i rifiuti provenienti da ambienti di isolamento infettivo, all'interno del quale vi è il rischio di contagio per via aerea, sia i rifiuti contaminati da liquidi biologici come sangue e secrezioni varie.
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